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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Residenza agli occupanti: si va verso l'ok, ma non sarà un "liberi tutti"

Una mozione del centrosinistra verrà approvata il 10 maggio, poi a giunta Gualtieri lavorerà ai dettagli per applicare la deroga alla Renzi-Lupi. Con dei limiti da stabilire

L'intenzione, da parte di Roma Capitale, di derogare all'articolo 5 del decreto Renzi-Lupi sulla residenza negata agli occupanti abusivi, c'è. Non solo perché martedì 10 maggio in aula Giulio Cesare passerà una mozione che chiede al sindaco di procedere in tal senso, ma anche perché è quanto viene fuori dall'incontro del 3 maggio tra amministrazione, sindacati e movimenti per il diritto all'abitare.

Residenza negata a chi occupa abusivamente

A Roma lo status di occupante abusivo riguarda circa 12.000 persone, tra loro anziani, disabili, malati e minori che hanno difficoltà enormi ad accedere ai servizi del sistema sanitario regionale perché non possono registrare la residenza nell'appartamento in cui vivono senza titolo. In tal senso, paradossalmente, hanno meno diritti di un senza dimora che ad oggi può richiedere la residenza fittizia, collocata nell'immaginaria via Modesta Valenti. Ma non sono solo gli occupanti abusivi a vedersi "rimbalzare" dagli uffici anagrafici: anche chi paga un affitto in nero o è ospite di amici e parenti, perché non può dimostrare il legittimo possesso dell'immobile o presentare un regolare contratto di locazione. 

Il documento sottoscritto da associazioni laiche e non

Nei giorni scorsi numerose associazioni, laiche e non, hanno sottoscritto un documento che ha lo scopo di proporre un piano d'azione per uscire dal ginepraio del decreto Renzi-Lupi, approvato nel 2014 in vista di Expo 2015. Da Nonna Roma a Sant'Egidio, da Caritas a Lab Puzzle, ma anche Medici Senza Frontiere, Action Aid e Arci chiedono a gran voce innanzitutto che Roma faccia pressioni sul governo per la cancellazione dell'articolo 5, nel frattempo auspicano che lo status di "abusivo" venga considerato solo per quegli occupanti riconosciuti tali da un atto giudiziario e infine che la deroga sia di carattere generico e non applicata caso per caso. 

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Non sarà un "liberi tutti"

Su quest'ultimo punto la discussione e il confronto saranno aspri. Da quanto è stato possibile capire, l'amministrazione Gualtieri non vuole trasformare la deroga in un "liberi tutti". Liberi di occupare perché più conveniente di aspettare che scorra la graduatoria per gli alloggi popolari. I limiti ci saranno, probabilmente si lavorerà sulla definizione di specifiche categorie: over 65, famiglie con disabili, persone con gravi problemi di salute, ovviamente presenza di minori. Tendenzialmente una fetta preponderante della platea di occupanti abusivi a Roma. Ma qualcuno potrebbe restare fuori, perché da Palazzo Senatorio non vogliono correre il rischio di dare involontariamente il "la" a una nuova stagione di occupazioni. 

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