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Residence Val Cannuta e San Basilio, ascensori rotti: "Disabili costretti a stare in casa"

La denuncia arriva dal sindacato Unione Inquilini

Senza ascensori e bloccati in casa ai piani alti. È la denuncia che arriva dal sindacato Unione Inquilini in relazione a due residence per l’emergenza abitativa della Capitale, quello di via di Val Cannuta, uno dei più 'anziani' della città, e quello di via di Montecarotto a San Basilio. “Non sono bastate le segnalazioni dei mesi scorsi”, spiega il segretario romano del sindacato, Fabrizio Ragucci. “Gli ascensori non funzionano da tempo e grazie alle nostre denunce eravamo riusciti a far riattivare i montacarichi. Oggi siamo venuti a conoscenza che sono nuovamente rotti".

Denuncia Ragucci: "È inaccettabile che le famiglie con gravi handicap debbano essere sequestrate in casa nonostante i contributi che tutta la società paga per mantenere questi residence. Ci chiediamo per quale ragione non viene garantita nemmeno la manutenzione ordinaria”. Come spiega il sindacato a Montecarotto il servizio è stato interrotto addirittura venerdì. Il disagio si trascina da tempo. “Per poter utilizzare il servizio del montacarichi bisogna dimostrare di avere una disabilità portando il certificato in portineria. Questo significa che una madre con la carrozzina o un anziano con la spesa non possono utilizzarlo. Da tempo segnaliamo la situazione ma non viene risolta”. 

L'amministrazione capitolina, quella Marino prima e quella della Raggi poi, sta lavorando per chiudere i residence, tecnicamente chiamati Centri per l'assistenza alloggiativa temporanea, e sostituirli con i Sassat, il Servizio di assistenza sociale e alloggiativa temporanea. A distanza di mesi dai bandi per reperire gli alloggi sostitutivi, però, il servizio non è ancora stato attivato. 

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