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Residence, Unione Inquilini: "Basta assistenza temporanea, servono le case popolari"

Presidio questa mattina davanti all'assessorato alle Politiche Abitative. Ragucci: "Presto un tavolo di confronto"

Abitanti dei residence per l’emergenza abitativa in presidio questa mattina davanti all’assessorato alle Politiche abitative del Comune di Roma, a Garbatella. Una protesta organizzata da Unione Inquilini che ha chiesto l'avvio di un tavolo di confronto aperto a tutte le rappresentanze sindacali sul tema dell’assistenza alloggiativa. “Questa manifestazione è stata indetta per chiedere che i residence per l’assistenza alloggiativa temporanea non siano più sostituiti con un altro sistema di accoglienza temporanea come i Sassat”, spiega il segretario romano Fabrizio Ragucci riferendosi al nuovo servizio pensato dall’amministrazione capitolina per sostituire i vecchi residence.

“Per queste persone il passaggio alle case popolari deve essere diretto. Ricordo che la delibera regionale che stanziava circa 200 milioni di euro per un piano per l’emergenza abitativa di Roma Capitale ne destinava un terzo agli inquilini dei residence. Con questa cifra è possibile reperire un appartamento popolare per tutti”, ha spiegato. “Non è un obiettivo semplice ma non è possibile riproporre un sistema simile ai residence o pensare di aprirne di nuovi”.

In seguito alla protesta, una delegazione di quattro persone è stata ricevuta dal capo staff dell’assessora Rosalba Castiglione: “C’è l’impegno ad aprire un tavolo con le assossore Castiglione e Baldassarre (Politiche sociali, ndr)”, conclude Ragucci che fa sapere che il consigliere di Sinistra per Roma, Stefano Fassina, ha presentato una mozione sul tema che verrà discussa nei prossimi giorni in Campidoglio. Presente al presidio anche il responsabile Casa del Pd di Roma, Yuri Trombetti. 

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