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Renzi attacca Marino al Tg1, l’ex Sindaco: “Ignora il lavoro fatto”

Il presidente del Consiglio: “Messo fine ad un balletto indecoroso”. La replica del chirurgo genovese: “Lotta al malaffare non ha valore”

Quando una città non funziona bisogna prenderne atto" non ci gira intorno Matteo Renzi parlando della situazione di Roma in una intervista al Tg1. "Il compito di un Sindaco è quello di far funzionare gli autobus ed i mezzi pubblici, gestire il verde pubblico. Se si è in grado di farlo si va avanti altrimenti se ne prende atto".  Chiuso il capitolo Marino ed affidate le chiavi della città al Commissario Francesco Paolo Tronca, che dall’Expo di Milano si troverà a guidare la Capitale durante il Giubileo della Misericordia, il Premier attacca l’oramai ex Sindaco, con lo stesso che replica alle parole del Presidente del Consiglio. 

BALLETTO INDECOROSO - Un Matteo Renzi che parlando dell’ex sindaco di Roma al Tg1 ha spiegato: “Ventisei consiglieri comunali, pur di mettere fine a un balletto indecoroso si sono addirittura dimessi loro, hanno rinunciato alla poltrona, con un grande gesto di stile. E' il momento di stoppare chiacchiere di mettersi a parlare di temi concreti: di trasporti, di organizzazione della città e anche di investimento nelle periferie".

NESSUN MANDANTE - Gli stessi 26 consiglieri che “hanno accoltellato” il Sindaco Marino dietro un unico mandante. Frase alla quale Matteo Renzi ha risposto sempre al Tg1: “Ma quale mandante, quale congiura! Non c'è stato nessun complotto. Quando una città non funziona, bisogna prenderne atto".  “Nessun complotto contro Ignazio Marino - ha aggiunto il Presidente del Consiglio - ora ridaremo fiducia ai romani”.

LA REPLICA DELL’EX SINDACO - Un’intervista a tutto tondo che ha trovato la risposta di Ignazio Marino, con un lungo post sulla sua pagina Facebook: “Con le sue dichiarazioni di oggi (ieri ndr) al Tg1 e al TG2 il Presidente del Consiglio conferma di avere un'idea sommaria e insufficiente della situazione di Roma. Il capo del governo sorprendentemente ignora l'azione che insieme alla giunta, al governo nazionale e alla maggioranza in consiglio comunale abbiamo portato avanti per salvare il Comune che nel 2013 aveva 816 milioni di Euro di disavanzo e l'Atac con i suoi 874 milioni di Euro di debiti dal fallimento”. 

CAMBIAMENTO RADICALE - Ignazio Marino che dopo aver fatto la sua ultima passeggiata da casa al Campidoglio nella giornata di ieri, ha sentito le parole del Premier con il post sulla sua pagina social che prosegue la risposta all’intervista rilasciata alla Rai: “Ignora i tanti interventi di cambiamento radicale dal nuovo ciclo dei rifiuti che ha sottratto la gestione a un monopolista privato che agiva indisturbato dal 1963, lo stop al consumo dell'agro romano per nuovo cemento, il rinnovo dei vertici delle aziende municipalizzate non sulla base delle tessere di partito ma sulle competenze dei candidati. Ignora - scrive ancora Marino - anche la dismissione di oltre 20 aziende non strumentali per i servizi ai cittadini ma utilizzate per poltronifici consociativi. Ignora lo stop a parentopoli, agli amici degli amici e la presenza della Mafia prima della discontinuità portata dalla nostra Giunta”. 

PROFICUO LAVORO -ll presidente del Consiglio ignora molte altre cose - conclude l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino -. Dispiace apprendere che Matteo Renzi non conosca il proficuo lavoro condotto con Palazzo Chigi per un piano di rientro pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che per la prima volta non crea nuovi debiti per Roma e ha riportato la legalità contabile nella Capitale. Dispiace anche che il contrasto alla corruzione, alle tangenti, al malaffare trovato non vengano considerati dal presidente del Consiglio valori degni di nota”.

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