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Renzi sul dopo Marino: "Per il commissario non basta una persona sola. Prepariamo una squadra"

Il Premier a Rtl 102.5: "Si voterà a primavera estate 2016. Per aspettare la fine del Giubileo bisognerebbe che ci fosse un evento eccezionale, che ad oggi non vedo"

Matteo Renzi 'costretto' ad occuparsi di Roma. Dopo le dimissioni di Marino il Premier, da sempre riluttante nei confronti delle questioni che riguardano la Capitale, interpellato su ciò che accadrà è costretto a tracciare la rotta. Dalla data delle elezioni, alle ipotesi del commissario, le parole dell'ex sindaco di Firenze sono chiare e confermano quanto emerso in questi giorni. 

DATA ELEZIONI - L'ipotesi di rinviare il voto al 2017, dopo il Giubileo, sfruttando appunto il Giubileo stesso, non viene al momento contemplata da Renzi: "A Roma a occhio" si voterà nella "primavera-estate" del 2016", ha detto il premier a Rtl 102.5. "Ragionevolmente a maggio, aprile, giugno...". Perchè "se il sindaco Marino conferma le dimissioni, parte il commissario prefettizio e si vota con gli altri Comuni". Mentre "per aspettare la fine del Giubileo bisognerebbe che ci fosse un evento eccezionale, che ad oggi non vedo". 

COMMISSARIO - Sul tema commissario Renzi non fa nomi, ma conferma le indiscrezioni circolate in questi giorni che vogliono la creazione di una squadra di subcommissari perché "non basta una persona sola". "Da presidente del consiglio dico che ho fatto il sindaco, so che i cittadini chiedono cose concrete. Abbiamo davanti l'anno del Giubileo, vorrei che avesse lo stesso successo dell'Expo. Stiamo preparando una squadra, non direi un dream team, ma insomma una squadra tosta. Punterei molto a rimettere a posto la metro, i mezzi pubblici, le strade. Perché è su questo che giudicano i sindaci, non su quanto vanno in Tv. Io quando ho fatto il sindaco andavo in Tv e il giorno dopo in una periferia".
 

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