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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Rifiuti e trasporto pubblico: “servizi in miglioramento”, ma il voto dei romani resta sotto la sufficienza

I dati della Relazione Annuale dell’ACoS: dopo sei anni voto medio torna sopra la sufficienza se si considerano anche sociale, servizi a rete, cultura e tempo libero. Raccolta rifiuti e pulizia delle strade passano da voti sotto al 3 a 4,6

Il voto medio torna sulla sufficienza dopo sei anni e i romani sembrano esprimere in generale una cauta soddisfazione per la qualità di vita in città. E’ quanto emerge dalla Relazione Annuale 2020 dell’ACoS, l’Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali di Roma Capitale. Tra gli ambiti sondati: rifiuti e igiene urbana, verde, trasporti, sociale, servizi a rete, cultura e tempo libero e, quest’anno per la prima volta, i servizi digitali. 

Sui nodi “caldi” relativi a rifiuti, trasporto pubblico e cura del verde migliorano i giudizi dei romani sui servizi erogati, ma i voti rimangono tutti al di sotto della sufficienza. 

Rifiuti e Igiene Urbana

Per il servizio di igiene urbana, il 2020 si pone come anno in controtendenza rispetto al passato sotto vari punti di vista. La quantità di rifiuti prodotti nei primi tre trimestri dell’anno registra una diminuzione dell’8% rispetto al 2019, causata principalmente dal lockdown e dalla crisi generalizzata che ne è seguita. La raccolta differenziata stimata è di poco superiore al 45%, in linea con l’anno precedente. Nonostante la prospettiva del parziale ritorno della raccolta stradale in sostituzione del porta a porta, come ad esempio a Colli Aniene, e il il sottodimensionamento impiantistico che ancora non sembra migliorare, salvo l’individuazione delle aree per la realizzazione dei nuovi centri di raccolta, dal punto di vista della qualità del servizio, il monitoraggio svolto dall’Agenzia in base alle previsioni contrattuali, “evidenzia un miglioramento degli indicatori di qualità erogata a cominciare dal primo trimestre 2020, ancora prima dell’emergenza sanitaria”. Il miglioramento tendenziale è stato confermato anche nei mesi successivi, con un massimo nel secondo trimestre. 

Raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade: voto 4,5 

Sebbene gli aspetti più critici non raggiungano ancora gli obiettivi, la pulizia delle aree intorno ai cassonetti vede aumentare le rilevazioni conformi di un 15% diminuendo, di conseguenza, il gap rispetto all’obiettivo; non migliora significativamente, invece, la pulizia delle strade

Sulla raccolta, gli obiettivi sono rispettati per il vetro e l’organico (da sempre conformi), cui nel 2020 si aggiunge anche l’indifferenziato, mentre restano in sofferenza le raccolte stradali di plastica/metallo e soprattutto carta/cartone. Nell’insieme, le osservazioni rilevano una decisa diminuzione delle postazioni che emanano cattivo odore rispetto al 2019. “Il miglioramento registrato - scrive l’Acos - si riflette perfettamente anche sulla percezione dei cittadini che, dopo il voto minimo attribuito nel 2019 sia alla pulizia delle strade che alla raccolta dei rifiuti (2,8 e 2,7), registra un evidente miglioramento della valutazione per entrambi i servizi nel 2020, nonostante sia ancora certamente insufficiente (4,5/4,4 a maggio e 4,6 per entrambi a ottobre)”. 

Trasporto pubblico locale

Quello della mobilità pubblica è tra i settori al quale è stato richiesto di adeguarsi in maniera più rapida al nuovo, imprevisto e mutevole contesto: alle necessità di sempre, ovvero l’offerta di servizi affidabili, puntuali e adeguati alla domanda, si sono infatti aggiunte le esigenze di sicurezza sanitaria per operatori e passeggeri. 

“Fin dalle primissime fasi, i gestori del TPL a Roma hanno attuato le misure richieste dai provvedimenti governativi in termini di comunicazione, sanificazione e riduzione del servizio, ma - sottolinea l’Agenzia - alla gestione del più stretto periodo emergenziale non è seguita un’adeguata e tempestiva preparazione per un graduale ritorno alla ‘nuova’ normalità, e si è riusciti solo in parte a farsi trovare preparati di fronte alla necessità di una dotazione tecnologica veramente all’avanguardia: è infatti mancata, nella fase delle riaperture, l’implementazione di sistemi di gestione degli accessi a mezzi e stazioni e di controllo del numero dei passeggeri in grado di prevenire gli episodi di sovraffollamento che si sono poi effettivamente verificati lo scorso autunno”. 

Una situazione confermata dal voto dei romani, registrato nelle due fasi di indagine della Qualità della vita 2020: a una crescita del gradimento sia per autobus e tram sia per la metro nel mese di maggio (rispettivamente 5,2 e 5,8, rispetto al 4,1 e 5 del 2019), a ottobre i valori tornano a scendere, attestandosi su 5 e 5,4

Atac, 4mila corse soppresse al giorno: pesano i guasti

Tuttavia l’analisi dei dati relativi al 2019 restituisce le immagini di un servizio dalle prestazioni “in miglioramento per alcuni versi, per altri ancora molto carente”: sia per il servizio bus che per la metropolitana tornano a crescere i livelli di produzione, ma il mancato rispetto del programma di esercizio rimane una delle principali criticità. “La situazione è più grave nel servizio di superficie erogato da Atac, con oltre 4mila corse soppresse al giorno, in gran parte (41%) per guasti alle vetture; per la metropolitana lo scostamento dai livelli attesi è minore, ma cresce il numero delle corse perse, quasi 34mila nel 2019, 93 in media al giorno, soprattutto dovute a problemi organizzativi di adeguamento orario”. Nel secondo semestre del 2019, la graduale messa in esercizio dei nuovi bus acquistati da Roma Capitale ha invertito il trend negativo che ha caratterizzato l’andamento della regolarità del servizio nell’ultimo biennio, “che comunque rimane ben al di sotto degli standard richiesti”. La regolarità della metro si conferma invece al di sopra dei valori standard, con un miglioramento su tutte le linee già nel primo semestre dell’anno. Manutenzione e accessibilità degli impianti di traslazione presenti nelle stazioni metro sono nodi ancora irrisolti di cui anche quest’anno, come nella passata edizione della Relazione Annuale, l’Agenzia evidenzia “la preoccupante situazione, in continuo peggioramento dal 2017”. L’azienda, comunque, con una spesa che nel 2019 è stata superiore a 42 milioni di euro (+17% dal 2015) ha investito di più nelle manutenzioni, in particolare di impianti e attrezzature, materiale rotabile e di ricambio. 

Verde

Anche sulla cura del Verde il giudizio dei cittadini è in miglioramento rispetto al voto dell’anno scorso sebbene rimanga sotto la sufficienza per parchi e ville. La valutazione per il Bioparco si attesta invece a 6,7. Le condizioni delle aree ludiche sono state riscontrate buone in due terzi dei casi (66%), con un apprezzamento complessivo espresso dal 60% dei frequentatori intervistati. “Un passo avanti nell’organizzazione e sistemazione dei dati disponibili sulle aree verdi è stato compiuto nel corso di quest’anno, con l’aggiornamento del Catasto del verde e la pubblicazione on line di tutte le schede informative sul portale di Roma Capitale. Meno chiaro, invece, risulta quantificare il verde di quartiere, tra cui quello scolastico, che in virtù del decentramento amministrativo ricade sotto la responsabilità dei municipi”. Il 2020 è anche l’anno nel quale sono state aggiudicate alcune importanti gare, come quella triennale da 20 milioni per la manutenzione del verde orizzontale: fondamentale per una città che vanta un immenso patrimonio tra parchi, riserve naturali, ville e giardini che corrisponde, nel confronto con altre grandi capitali d’Europa, a una delle più alte percentuali di verde rispetto alla superficie urbana. 

Su trasporti, verde e rifiuti “serve maggiore pianificazione”

“Quest’anno il giudizio dei romani sulla qualità della vita nella Capitale è tornato alla sufficienza, dopo ben 6 anni. Un risultato - ha commentato il presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito - che non può che rendermi orgoglioso e consapevole che il nostro lavoro di amministratori sta andando nella direzione di un deciso miglioramento dei servizi, ma che allo stesso tempo ricorda, come le criticità emerse dalla Relazione dell’ACoS, in primis su trasporti e rifiuti, debbano diventare strumento di pianificazione, programmazione ed intervento per modificare quello che ancora non soddisfa pienamente le aspettative dei romani”. 
 

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