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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Scuola, dalla giunta un nuovo regolamento per le supplenze: ecco cosa cambia

L'assessore De Santis: "Primo passo che verrà seguito da un'ipotesi di adeguamento contrattuale per maestre e insegnanti"

Un nuovo canale per reperire risorse, con la cosiddetta "messa a disposizione", corsi di formazione e regole certe per le chiamate delle insegnanti. L'assessore Antonio De Santis mette ordine al capitolo supplenti, e dalla giunta arriva un nuovo regolamento che abrogando normative degli anni '90 andrà a facilitare, è la promessa, il reperimento delle maestre per asili nido e scuole dell'infanzia. 

L'impianto normativo si basa sulle due graduatorie uniche, una per le educatrici dei nidi, in totale 6994 iscrizioni, e una per le insegnanti della materna, 2800 in lista, create nei mesi scorsi tramite un apposito bando pubblico per unificare la precedente suddivisione in "fasce". Tra le novità il conferimento degli incarichi sulla base delle scelte territoriali fatte dai candidati (per massimo due municipi), seguendo un criterio di "miglior vantaggio" per la persona incaricata; la formazione estesa, per la prima volta, anche al reparto supplenti e, nodo chiave del regolamento, l'introduzione della Mad, la "Messa a disposizione"

Si tratta di una canale terzo per reperire insegnanti, in caso non vi sia disponibilità nelle graduatorie, che verrà attivato nei municipi tramite avviso pubblico. "Permette - si legge all'art.12 del regolamento - a soggetti non inseriti in graduatoria in possesso del titolo legale per l'esercizio della professione di educatore/insegnante, di dichiarare la propria disponibilità a svolgere supplenze nelle strutture educative e scolastiche capitoline"

E ancora nell'ottica di ampliare le possibilità di intercettare supplenti in risposta al fabbisogno degli istituti c'è un'altra novità:  
verrà attivato un progetto ad hoc per l'utilizzo degli educatori dei nidi anche all'interno delle scuole dell'infanzia. Perché sono le classi delle materne a soffrire maggiormente la carenza di supplenti. I laureati usciti da Scienze della formazione primaria, facoltà a numero chiuso, non sono sufficienti a coprire la domanda degli istituti comunali, anche alla luce della concorrenza con le scuole statali. 

"Il Regolamento di Roma Capitale è un primo passo che verrà seguito da una ipotesi, allo studio con i sindacati, di adeguamento contrattuale per maestre e insegnanti - commenta a RomaToday l'assessore De Santis - ci aspettiamo che anche la normativa nazionale recepisca un inquadramento più conforme al delicato ruolo degli insegnanti".

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