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A Roma in vigore il nuovo regolamento rifiuti: vietati i sacchi neri per la spazzatura

L'obiettivo è favorire la racconta differenziata e l'economia circolare

Diminuire i rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e l'economia circolare. Sono i principali obiettivi del nuovo regolamento rifiuti che entra in vigore in questi giorni. Ad annunciarlo è l'assessora capitolina ai Rifiuti Katia Ziantoni. Approvato a maggio, dopo alcuni passaggi tecnici, entra ora nella quotidianità dei romani. 

Di fatto il regolamento permette di mettere fine al meccanismo delle ordinanze. Ricordiamo, per esempio, quelle firmate dalla sindaca Virginia Raggi che negli ultimi anni vietavano lo sversamento di rifiuti da comuni vicini oppure l'utilizzo di sacchetti neri. Si aggiorna il testo del 2005.

In concreto il regolamento prevede l'istituzione degli ispettori ambientali, il divieto di utilizzo dei sacchi neri, la nuova gestione dei centri di raccolta, il riutilizzo dei beni all’interno delle isole ecologiche, la campagna plastic-free, un capitolo a parte sullo spreco alimentare e sull’abbandono dei dispositivi di sicurezza. Cose con cui i romani hanno avuto e stanno già avendo a che fare. La differenza è che ora si entra in un meccanismo più organico.

Il regolamento prevede il divieto per tutti coloro che non risiedono nel territorio di Roma di conferire, nel circuito di raccolta capitolino, i rifiuti prodotti nel territorio di altri Comuni. Il divieto di abbandono dei Dpi (mascherine, guanti ecc). Previsti inoltre nuovi obblighi in capo al responsabile dei centri di raccolta, compresa l'istallazione di telecamere di videosorveglianza. Previsti anche nuovi centri del riuso e l'introduzione delle 'ecofeste' per l'organizzazione sostenibile degli eventi con l'obiettivo di ridurre i rifiuti in plastica ed evitare gli sprechi alimentari. 
 
Il dispositivo porta con se una sorta di dizionario ambientale e fa proprie le disposizioni in materia di tutela igienico-sanitaria, da adottare in tutte le fasi della gestione del ciclo dei rifiuti. Il testo contiene, al suo interno, le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, le modalità di conferimento della raccolta differenziata, le forme di prevenzione della produzione dei rifiuti, le modalità di gestione dei Centri di Raccolta, le sanzioni amministrative da applicare in caso di mancato rispetto delle norme riportate nel Regolamento, il diritto dell’utenza all’informazione e alla partecipazione nella corretta gestione dei rifiuti e nel decoro della città.

Spiega l'assessora ai rifiuti Katia Ziantoni: "La Delibera fa propri gli indirizzi dell’Assemblea Capitolina in tema di prevenzione e controllo sostituendo il precedente Regolamento del 2005, addirittura antecedente al 152/2006. Differenziare i rifiuti, evitare gli sprechi e l'utilizzo di plastiche monouso riducono le quantità di rifiuto (soprattutto indifferenziato) e contribuiscono ad abbattere le emissioni di anidride carbonica contrastando gli effetti dei cambiamenti climatici. Dai piccoli gesti dipendono grandi cambiamenti e il futuro dei nostri figli".
 

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