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Sacchi trasparenti obbligatori e maxi multe per chi getta a terra le mascherine: ecco le novità nel nuovo regolamento rifiuti

Passato dal parere della commissione Ambiente, il nuovo regolamento arriva a 15 anni dall'ultimo vigente. Ziantoni: "Recepite ultime normative europee e nazionali"

Per conferire indifferenziata, plastica e metalli saranno obbligatori i sacchetti trasparenti. Aumentano le multe per chi getta a terra mozziconi di sigaretta e, in tempi di Covid, anche guanti e mascherine. E poi ancora sanzioni per chi danneggia i cassonetti, per chi li sposta o blocca il conferimento posteggiando in doppia fila, e una maggiore regolamentazione degli accessi ai Centri di raccolta degli ingombranti. Sono alcuni dei punti principali contenuti nel nuovo Regolamento  dei rifiuti urbani, votato in giunta a fine 2020 e passato oggi dal parere favorevole della commissione capitolina Ambiente. 

"Finalmente abbiamo recuperato il tempo perduto" commenta a RomaToday l'assessora ai Rifiuti Katia Ziantoni. "L'ultimo regolamento vigente era del 2005, con questo invece recepiamo le più recenti normative sia nazionali che europee in tema di economia circolare". Ottantotto articoli che non solo fissano nero su bianco gli indirizzi legati al corretto conferimento dei rifiuti urbani - dalla riduzione pro capite di immondizia alla raccolta differenziata, dalle pratiche domestiche di compostaggio, allo stop nell'uso delle plastiche - ma che mettono di fatto fine al sistema delle ordinanze. 

Il regolamento in fase di voto (dovrà passare dall'Aula capitolina) prevede infatti tutta una serie di nuove sanzioni per i comportamenti errati tenuti dal cittadino che consentono di superare totalmente i provvedimenti emergenziali firmati dal sindaco. Niente più misure d'urgenza e a tempo. Vediamo quali sono in questo senso le principali novità. 

Sacchetti trasparenti obbligatori 

Agli articoli 22 e 24 viene fatto divieto di "conferire in sacchetti non trasparenti". Per separare l'indifferenziata ma anche gli oggetti in plastica e metallo non sarà più consentito l'utilizzo dei tradizionali sacchi neri per l'immondizia. Chi non segue le regole verrà sanzionato con multe da 25 a 500 euro. Una misura che la sindaca già tempo fa adottò in via emergenziale - l'ultima ordinanza è dello scorso 7 agosto - per incrementare la differenziata (facilitando i controlli sul corretto conferimento da parte di Ama) e che ora diventa fissa. Sempre in tema di sacchetti verrà punito anche il cittadino che non usa i compostabili per la frazione umida. E chi mischia diverse tipologie di rifiuto nello stesso contenitore.  

Dai vandali agli "zozzoni", maxi multe in arrivo 

Tra i divieti principali poi quello di abbandono dei rifiuti fuori dai secchioni. Materassi, divani, elettrodomestici che troppo spesso vediamo affiancare i cassoni dell'immondizia restano banditi con multe in aumento per chi non rispetta le regole. Insomma, la lotta agli "zozzoni" prosegue e le sanzioni per chi lascia a terra oggetti ingombranti vanno dai 150 ai 500 euro. Ma vale anche per oggetti più piccoli, come i mozziconi di sigarette e in tempo di pandemia anche per i dispositivi di protezione individuale vedi guanti e mascherine. Qui la contravvenzione prevista va da 25 a a 500 euro. Multe salate sono previste anche per chi rovista nei secchioni, dai 30 ai 500 euro, e per chi li danneggia o li riempie di scritte e adesivi pubblicitari. 

Stop ai pendolari dei rifiuti

Poi ancora non poteva mancare la lotta ai "pendolari" dei rifiuti, ovvero ai residenti nei comuni limitrofi che sfruttano i secchioni di Roma. Al punto 10 dell'articolo 18, viene fatto divieto di utilizzarli per chi non è residente, con multe salate dai 50 ai 500 euro. Anche su questo Raggi ha ingaggiato una vera e propria battaglia, spesso inimicandosi gli amministratori dei vicini enti locali, utilizzando più volte lo strumento dell'ordinanza. 

Nuovi criteri di accesso ai Centri di raccolta

Capitolo a parte del regolamento è destinato ai centri di raccolta Ama. D'ora una vanti si entrerà solo se residenti nel Comune di Roma, o titolari di utenze domestiche e iscritti al sistema di pagamento Tari. "Anche questa è una novità importante - commenta l'assessora Ziantoni - e va nella direzione della lotta ai pendolari dei rifiuti, a chi arriva da altri territori. Prima era possibile entrare nei centri comunque e spesso accadeva nei municipi di confine". Tra i divieti anche quelli di conferire rifiuti non ammessi nascondendoli all'interno di altri rifiuti, di lasciarli fuori dei cassoni, di rovistare e prelevarne dai contenitori, di abbandonarne davanti i cancelli. 

Altra nota non da poco: i centri dovranno essere provvisti di una recinzione perimetrale non inferiori ai due metri di altezza e una barriera arborea per minimizzare l'impatto visivo e mitigarne le emissioni di polveri e acustiche. Un'indicazione rilevante specie alla luce dei nuovi centri di raccolta in procinto di essere costruiti - 26 in totale - che tante proteste hanno sollevato lo scorso autunno nei quartieri interessati, proprio in relazione al timore di un eccessivo impatto urbanistico sul territorio. 

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