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Regolamento sul verde, si rischia un nuovo stop: “Ora sia discusso in Campidoglio”

Dai Verdi a Carteinregola è partita la richiesta di portare subito in aula il regolamento: “Senza è il far west”

La manutenzione del patrimonio forestale ha bisogno di regole chiare. Troppi sono stati, in questi anni, gli  alberi potati male, le capitozzature, le piantumazioni effettuate fuori stagione. In altre parole Roma ha bisogno di un regolamento per il verde.

Il travagliato percorso del regolamento

La possibilità che l’approvazione del piano licenziato dalla giunta Raggi, possa slittare alla prossima consiliatura, sta serrando i ranghi. Ci aveva provato già l’assessora pentastellata Pinuccia Montanari. Ora c’è una nuova stesura, firmata sempre dalla Giunta Raggi. Arriva due anni dopo la precedente versione, a cui sono state portate più di 400 modifiche. Tante, troppe per qualcuno che, come il consigliere democratico Orlando Corsetti, ha chiesto di riportare la discussione nei vari municipi. La proposta è stata bocciata ma è suonata come un campanello d’allarme per quanti temono di non arrivare alla sua votazione.

Approvazione entro fine mandato

“Non siamo certo contrari se le forze politiche di maggioranza ed opposizione vorranno portare degli emendamenti migliorativi a questo piano, anzi - ha premesso Carteinregola, una delle associazioni che ha partecipato alla sua stesura - ma non possiamo accettare manovre per affossarlo”perchè “ da troppo tempo il verde e gli alberi di Roma sono alla mercè di  un far west senza regole”. E dunque, la speranza, è che “si arrivi ad una sua approvazione prima della fine della consiliatura”.

I limiti da superare

L’auspicio, con i dovuti distinguo, è fatto proprio anche dai Verdi.  Per il partito ecologista sono “ancora  insufficienti le misure a tutela della trasparenza e dell'informazione dei cittadini in caso di abbattimenti” così come appaino “troppo blande le regole a tutela dei valori paesaggistici o sull’obbligo di sostituire gli alberi rimossi”. Tuttavia, nonostante questi limiti, anche i Verdi si sono associati all'invito, rivolto a maggioranza ed opposizione, a discutere il nuovo piano. 

Le conseguenze del far west

“La Giunta a Cinque Stelle ha la responsabilità di aver troppo ritardato l'entrata in vigore del Regolamento, così operando per cinque anni nel persistente far west normativo, che ha consentito capitozzature, scempi paesaggistici, abbattimenti massicci e ingiustificati. Solo a fine mandato, con le elezioni vicine, ci si è ricordati del Regolamento. L'opposizione in Assemblea Capitolina, però, non cada nella tentazione di affossare il Regolamento per mero calcolo politico” ha auspicato Guglielmo Calcerano, portavoce romano dei Verdi. Gli alberi della Capitale, un patrimonio che non ha pari nelle altre metropoli europee, vanno gestiti in un quadro di regole certe. Eventualmente modificabili. Ma messe nero su bianco in maniera organica. Dopo tanti anni è arrivato il momento di farlo.

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