rotate-mobile
Politica

Alunni disabili, regolamento 5 Stelle per gli Aec: "Verso uniformità dei servizi"

La proposta è sul tavolo delle commissioni Scuole e Politiche sociali. Si punta a spostare il servizio sotto il dipartimento Scuola facendolo ricadere nella sola sfera del diritto allo studio. Tutte le novità

Garantire il diritto al sostegno scolastico per gli alunni disabili sull'intero territorio di Roma Capitale. Uguale per tutti. E fornire finalmente una cornice normativa a una figura centrale nell'integrazione degli studenti portatori di handicapp. I Cinque Stelle sono a lavoro per la stesura di un Regolamento che disciplini il lavoro degli Aec - gli operatori che assistono bimbi e adolescenti nelle classi di materne, elementari, medie e superiori, favorendone l'autonomia e l'inserimento nel gruppo sociale - dando così seguito e concretezza alla delibera 47 del 2015 che dettava le prime linee guida. 

LE NOVITA' - A Ostia le ore settimanali a disposizione degli Aec si contano sulle dita di una mano. In zona Laurentina su appena due. A Monte Mario siamo intorno alle 25 ore. Una "discriminazione" territoriale che finirà (questa è la promessa), insieme all'uso improprio di una figura professionale troppo spesso chiamata a sostituire gli insegnanti di sostegno, non appena il nuovo regolamento verrà votato in Assemblea capitolina. Al momento abbiamo una bozza, una proposta di delibera a firma del consigliere Nello Angelucci, pronta alla discussione in Commissione. 

"Il primo obiettivo è l'omogeneizzazione del servizio su tutti i municipi. Non è più possibile procedere alla distribuzione delle risorse esclusivamente sulla base della domanda degli anni passati" spiega il Cinque Stelle. A oggi si erogano i fondi basandosi essenzialmente sullo storico del servizio. "Ma i dati sono cambiati, il bacino di utenza dei ragazzi disabili cambia continuamente". Altro aspetto che sarà disciplinato dal regolamento in fieri: "Definire nel dettaglio le caratteristiche del servizio. Cosa deve fare l'operatore? Verranno richiesti dei precisi requisiti curriculari". E soprattutto, cosa non deve fare. "Deve essere chiaro che qullo degli Aec è un servizio completare e non sostitutivo del personale Ata e degli insegnanti di sostegno". Troppo spesso capita che la figura, in assenza di risorse, diventi interscambiabile. 

LA STORIA - MENO ORE AEC, INTERVIENE IL TRIBUNALE

Sempre per quanto concerne il monte ore, si punta a non assegnarlo alla scuola, come attualmente in uso, ma al singolo alunno sulla base delle esigenze certificate dalla Asl. Il rischio, evidenziato in commissione congiunta Politiche sociali-Scuola, può essere quello di perdere la flessibilità. Si sottolinea dagli uffici tecnici: "Se il bimbo non è a scuola, oggi l'operatore può essere utilizzato per altre attività di gruppo, laboratoriali, dove sono presenti disabilità e carenza nell'apprendimento". Un modo per ottimizzare le scarse risorse, aspetto quelli dei fondi esigui con il quale non si può non fare i conti.

"I soldi non bastano mai, ma sono questi che si devono piegare al diritto, non il contrario" commenta Umberto Gialloreti, presidente della Consulta dell'Handicapp, che pur si dice soddisfatto di questo primo passo. "Finalmente si cambia, ora tocca capire come. L'importante è capire che parliamo di diritto allo studio, che rientra nel diritto alla persona. Quindi ad esempio il monte ore pensiamo non possa essere assegnato alla scuola ma debba andare direttamente all'alunno". Detto ciò, "erano secoli che aspettavamo un giro di vite serio". 

Una buona base da cui partire, "se opportunamente corretta in alcuni punti", per Stefano Sabato, aec da 15 anni e sindacalista Fp Cgil. "Ad oggi il servizio manca di una cornice legislativa di riferimento, cosa fai, con chi lo fai, perché lo fai e diritti contrattuali certi. Le assegnazione fino a qualche anno fa venivano date tramite il Saish (servizio socio-assistenziale, erogato dal municipio, rivolto alle persone disabili). Da qualche anno e soprattutto dopo Mafia Capitale si è iniziato a fare bandi specifici, ma si sono aggiunte una serie di criticità ulteriori vedi la precarietà nei cambi di appalto, le clausole sociali e mancato rispetto dei contratti collettivi". Da eliminare assolutamente "l'assenza di condanne penali nei requisiti per svolgere l'assistenza" spiega Sabato. Troppo generica come dicitura. "Per non esercitare più può bastare una condanna per protesta in Campidoglio contro i tagli al sociale, un vero paradosso. E' importante specificare le tipologie di reati".

Tutte modifiche ancora possibili. Il testo è da discutere e potrà essere oggetto di eventuali emendamenti, dopo aver ascoltato ulteriormente soggetti e organi interessati. 

A commentare con un tweet l'iter avviato dai Cinque Stelle anche Gianluca Peciola, ex capogruppo Sel e primo firmatario della delibera 47 del 2015."Importante iter approvazione Regolamento #Aec che dà seguito a nostra delibera. Subito più garanzie e diritti per operatori sociali!"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alunni disabili, regolamento 5 Stelle per gli Aec: "Verso uniformità dei servizi"

RomaToday è in caricamento