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Case famiglia, 2 milioni di euro per l’accoglienza di bambini e mamme in difficoltà

La delibera della Giunta Regionale del Lazio, l'assessora Troncarelli: "Sosteniamo nuclei monogenitoriali dove spesso le mamme si trovano senza punti di riferimento e incontrano difficoltà nell'affrontare la propria emancipazione e inclusione nella società”

La Giunta Regionale del Lazio ha approvato la delibera riguardante le misure urgenti per il sostegno all'accoglienza dei nuclei mamma/bambino nelle Case Famiglia per donne in difficoltà. Nel documento vengono definiti i parametri relativi alle tariffe/rette minime per la permanenza in queste strutture e stanziati 2 milioni di euro ai distretti socio-sanitari, ad integrazione delle risorse erogate in favore dei distretti socioassistenziali per il finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali relativi al sostegno agli oneri per i minori inseriti in strutture di tipo familiare. 

"La volontà della Regione Lazio è quella di sostenere i nuclei monogenitoriali dove spesso le mamme si trovano senza punti di riferimento e incontrano difficoltà nell'affrontare la propria emancipazione e inclusione nella società” - ha commentato l’assessora alle Politiche Sociali Welfare, Beni Comuni e ASP, Alessandra Troncarelli. “Vogliamo aiutare le donne, che vivono una situazione di disagio e fragilità, nel costruire una relazione serena ed equilibrata con se stesse e con i propri figli, supportandole nella realizzazione di un progetto di vita autonoma, che possa anche garantire al minore un recupero e mantenimento della dimensione dell'infanzia. Con questo provvedimento - aggiunge l'assessora - ribadiamo il nostro impegno nello stare accanto alle famiglie, in particolare in un periodo storico così complesso La pandemia ha infatti acuito condizioni di vulnerabilità preesistenti, generando anche difficoltà nella genitorialità dei figli. Ad esempio, il già difficile inserimento lavorativo delle donne, accolte con i propri figli nelle Case Famiglia, è stato reso ancora più complicato dalle restrizioni dovute al Covid, che ha comportato il prolungamento del tempo di accoglienza nella struttura e un significativo aumento dell'impegno di personale dedicato ai percorsi di indipendenza dei nuclei accolti. Inoltre, con i parametri per la definizione delle tariffe e delle rette puntiamo ad assicurare una qualità omogenea dei servizi. A guidarci in questi nostri interventi - conclude Troncarelli - c'è la volontà di una presa in carico complessiva della persona con azioni di sostegno socio-educativo e affettivo per uno svolgimento delle funzioni di cura, accudimento e tutela dei figli". 

Con la presente delibera di Giunta Regionale viene inoltre approvata, e posta in allegato, la "nota metodologica per la definizione del costo medio di funzionamento della giornata di accoglienza in una casa-famiglia per donne in difficoltà, anche con figli minori" e viene stabilito che i Comuni possono, per un periodo transitorio, prevedere un adeguamento graduale delle tariffe/rette applicate con la seguente scadenza: a valere dal 1.09.2021 tariffa/retta minima pari al 100% dell'applicazione dei parametri. Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
 

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