rotate-mobile
Politica

Commissariata l'Ater Roma. FdI: "Ritorsione per Tor di Nona"

L'assessorato, nel giorno in cui Zingaretti presenta il suo rapporto di fine mandato, scioglie il Cda dell'azienda territoriale romana. Sul piatto la dismissione della storica sede per ripianare il debito

Zingaretti al Tempio di Adriano ha raccontato dieci anni di governo, anticipando che le dimmissioni da presidente le avrebbe date il giorno dopo, cioè oggi 10 novembre. Nel frattempo l'assessore all'urbanistica, rifiuti e casa Massimiliano Valeriani firmava lo scioglimento del consiglio d'amministrazione di Ater Roma e conseguente commissariamento, in base all'articolo 15 comma 2 della legge regionnale 30 del 2002. 

La deliberazione è stata firmata proprio il 9 novembre, l'ultimissimo atto anche successivo all'approvazione del collegato al bilancio arrivata all'alba dello stesso giorno. Da quanto si legge nel documento, la Regione sembra imputare alla presidenza dell'azienda territoriale di edilizia residenziale di non aver portato a termine nelle tempistiche necessarie e richieste tutte le operazioni di valorizzazione e dismissione patrimoniale, finalizzate a rientrare del debito monstre che Ater ha maturato negli anni per l'Ici non pagata. Parliamo di 556 milioni di euro quantificati nel 2016 e per i quali era stato approvato un piano di rientro 2019-2023. A settembre 2022 l'azienda annunciava che "il piano di risanamento procede in linea con gli indirizzi della Regione Lazio: si prevede che esso sia completato entro il 2023”. Il debito al 31 dicembre dovrebbe scendere a meno di 40 milioni, prometteva l'azienda "con una riduzione di oltre 490 milioni di euro rispetto al debito iniziale". 

La Regione, oltre alla dismissione di 3.600 alloggi di pregio a Roma e provincia, aveva avallato anche la vendita della sede di Lungotevere Tor di Nona, stabile al quale era interessata all'acquisto Inail. Ma da come ricorda la Regione, quasi a volerlo far pesare sulla coscienza del presidente del consiglio di amministrazione, più volte nelle assemblee l'approvazione alla vendita è stata rimandata. Troppa indecisione, tentennamenti. Ma la decisione non è piaciuta a tutti, anzi.

La furia di FdI: "Ritorsione contro chi chiedeva trasparenza nella vendita di Tor di Nona"

"E' l'ultimo atto di una azione sistematica di occupazione degli spazi politici e dei posti di potere - tuona Laura Corrotti, consigliera regionale di Fratelli d'Italia - , posta in essere in questi 10 anni, utile solo a raccattare qualche voto in più alle prossime elezioni. Il commissariamento della maggior parte degli organismi regionali ha come unico effetto quello di impedire all'opposizione il controllo sull'operato degli stessi. Ma stavolta Zingaretti si è superato: da mesi denunciamo sull'Ater di Roma una operazione di svendita del patrimonio immobiliare allo scopo di ripianare parte dei debiti dell'azienda, e dopo aver approvato nel collegato al bilancio la scorsa notte, senza nemmeno un briciolo di discussione, un altro piano di alienazione da svolgersi entro 60 giorni, oggi scopriamo che tra gli ultimi atti di questa amministrazione c'è il commissariamento dell'azienda. Annunciamo sin da ora, che ogni atto posto in essere non di ordinaria amministrazione, a partire dalle dimissioni di Zingaretti, sarà inviato alla Corte dei Conti". 

Per il collega Massimiliano Maselli "è una ritorsione per quanto deciso dal cda di stralciare la sede di Tor di Nona dalle dismissioni - scrive - vendita contestata da parte di alcuni membri che chiedevano una procedura di evidenza pubblica".  Giancarlo Righini aggiunge il carico. Per l'altro esponente del partito di Giorgia Meloni è stato "l'ultimo regalo della giunta Zingaretti all'Ater di Roma - denuncia - ovvero sfiduciare il proprio CdA per la mancata vendita della sede. Il CdA, nel pieno delle sue funzioni e della legittimità del suo operato aveva, infatti, chiesto l'istituzione di una commissione e la rivalutazione della stima, vecchia di 8 anni. L'assessore Valeriani, colto sul fatto per l'antieconomicità dell'operazione, neanche risolutiva ai fini del debito, ha inteso così punire i membri del CdA Ater Roma colpevoli di lesa maestà, ed esautorarli a soli tre mesi dalle elezioni regionali".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commissariata l'Ater Roma. FdI: "Ritorsione per Tor di Nona"

RomaToday è in caricamento