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Impiegare chi riceve il reddito di cittadinanza in progetti utili alla collettività: c'è l'ok alla proposta

A presentarla Nanni: "Finora utilizzate solo 117 persone, ne abbiamo 18.000 a Roma"

L'assemblea capitolina ha approvato all'unanimità una mozione d'indirizzo a prima firma Dario Nanni e sostenuta dal gruppo della lista Calenda, che predispone i progetti utili per la collettività (Puc), quelli nei quali devono essere impiegati i percettori del reddito di cittadinanza.

Rientranti nell'ambito dei patti per il lavoro e per l'inclusione sociale, obbligano i beneficiari a svolgere attività utili alla collettività nel proprio comune per almeno 8 ore a settimana, aumentabili fino a 16. A stilare i progetti sono i comuni e hanno come doppio scopo quello, per i beneficiari, di acquisire nuove competenze o utilizzare le proprie in ambiti coerenti con il percorso formativo e professionale precedente alla perdita dell'impiego, mentre per la collettività è un modo per vedere svolti servizi che migliorino una serie di servizi e rispondano a specifiche esigenze. 

"Esprimo soddisfazione per l'approvazione all'unanimità, da parte dell'aula Giulio Cesare, della mozione d'indirizzo sulla predisposizione dei progetti utili per la collettività - scrive in una nota Nanni - presentata dal sottoscritto e dal gruppo della lista Calenda. Quanto votato oggi era un impegno preso da Carlo Calenda come candidato sindaco".

I progetti potranno essere applicati ai seguenti ambiti: ambientale, artistico, culturale, formativo, sociale e di tutela dei beni ambientali. "In particolare si chiede una particolare attenzione per quanto riguarda la manutenzione e la pulizia delle aree verdi cittadine - aggiunge Nanni -. I ritardi dell'ex giunta Raggi e i fondi predisposti non hanno permesso di avviare i progetti previsti dalla legge sull'introduzione del reddito di cittadinanza. I Puc fino ad ora sono stati scarsamete utilizzati e con modesti risultalti. Le 117 unità di percettori del reddito di cittadinanza sono una piccolissima parte di coloro, ben 18.000 persone, che hanno firmato il patto per il lavoro". 

Se a livello romano Azione spinge per un utilizzo massiccio dei percettori, a livello nazionale Italia Viva vorrebbe abolire il reddito di cittadinanza. Oggi, martedì 24 maggio, il leader di Iv Matteo Renzi e il presidente Ettore Rosato hannno annunciato che il 15 giugno partirà una raccolta firme per proporre un referendum abrogativo. "Vogliamo soprattutto cambiare il mondo del lavoro per i più giovani" ha scritto su Facebook Renzi. Secondo l’articolo 31 della legge 352 del 1970, però, finendo l'attuale legislatura a marzo 2023, nessun referendum potrà essere indetto prima di aprile-giugno 2025. 

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