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Recovery Fund, Raggi ha chiesto 25 miliardi: “Servono a fare il salto di qualità”

Centocinquanta progetti per consentire a Roma “di colmare il gap” con le altre Capitali. Dai fondi per la mobilità a quelli per l’efficientamento energetico di scuole e case popolari

Il Campidoglio ha bisogno dell’aiuto del Governo. E non solo per contribuire ad elaborare “uno statuto normativo nuovo” com’è stato promesso da Conte. La Capitale ha soprattutto bisogno di fondi.

Dal governo i fondi per il salto di qualità

La Sindaca ha chiesto 25 miliardi al Consiglio dei Ministri. E’ quella la somma che Roma vorrebbe avere a disposizione e che la prima cittadina ha spiegato come verrebbero utilizzati nel corso di una conferenza stampa dedicata al Recovery fund. "Il nostro è un Piano ambizioso da 150-160 nuovi progetti su cinque direttrici su cui svilupparli, e sono progetti su cui abbiamo già lavorato in questi anni. Lo scopo - ha sottolineato la Sindaca - è far fare un 'salto' alla Capitale e colmare così i gap che la città sconta. Una richiesta di 25 miliardi ci consente, in 7-10 anni, quel salto di cui la città ha bisogno". 

Efficientamento energetico e rifiuti

La parte del leone, per quanto riguarda i fondi richiesti, riguarda i trasporti pubblici. I miliardi del Recovery fund servirebbero però anche per altre finalità. Ad esempio, sul fronte della sostenibilità ambientale, si punta ad ottenere “3 miliardi di euro e per la riqualificazione energetica delle scuole, 1,5 miliardi di euro per l'efficientamento energetico delle case popolari e degli edifici pubblici. Mezzo miliardo invece è la cifra che è stata chiesta per implementare e rinnovare l'illuminazione pubblica. Il Campidoglio ha messo sul tavolo di Conte anche una serie di interventi necessari per migliorare la gestione dei rifiuti. Dalla creazione di impianti TMB,multimateriale  e di carta e cartone, fino all'acquisto di cassonetti, mezzi per la raccolta e contenitori intelligenti. Il tutto da coprire con un finanziamento da 300 milioni.

Fondi per le linee metropolitane

Com’era stato già accennato, ad esempio nel corso dell’ultima commissione Mobilità di Roma Capitale, sono particolarmente consistenti le risorse chieste al premier per il trasporto pubblico. Sono così tante, e sommate cubano 11 miliardi, che si rischia di perderne il conto. I principali interventi riguardano il prolungamento della metro C Fori Imperiali-Grottarossa (3,7 miliardi) e la realizzazione del primo tratto della Linea D Lungotevere Dante/Roma Tre - Cavalieri/Prati Fiscali (2,2 miliardi). Consistente è anche l'esborso, pari a 950 milioni, che è necessario al prolungamento della metro B1 Jonio-Svincolo. Di poco inferiore invece è il prolungamento della metro A da Battistini alla futura stazione di Monte Mario (900 milioni). Il prolungamento della metro B fino a Casal Monastero vale 700 milioni mentre per la realizzazione della linea E Roma-Ostia-Fiumicino dovrebbero "bastare" 600 milioni.

Gli altri fondi per il trasporto pubblico

I fondi chiesti per le linee metropolitane citate ammontano ad oltre nove miliardi. I restanti due che sono stati chiesti a Conte servono per realizzare soprattutto le linee tranviarie. Duecentotrenta milioni servirebbero per la metrotramvia  H Anagnina-Tor Vergata-Torre Angela, mentro 220 milioni sono quelli che servono a creare il collegamento tranviario Marconi -San Paolo-Parco dell'Appia Antica. La tranvia Termini Vaticano Aurelio (la TVA già prevista nel PUMS) costa invece 150 milioni ed altri 60 ne sono stati chiesti per  il collegamento Angelico - Auditorium. Trentuno invece serviranno per il tram "piazza Vittorio-Largo Corrado Ricci-Venezia. Inoltre, tra i progetti proposti ci sono la realizzazione della Funivia Clodio-Monte Mario-Ponte della Musica e connessione Belsito-Medaglie d'oro (35 milioni) e un 'people moover' che prolunga la linea B1 della metropolitana oltre Jonio verso Bufalotta e Porta di Roma (180 milioni).

Smart city ed edilizia popolare

Nell'ambito dei 25 miliardi il Campidoglio ha chiesto anche 550 milioni per progetti legati alla digitalizzazione ed all'innovazione tecnologica. Sono finalizzati a creare piazze e strade smart, dove poter scaricare App, ed effettuare download di video, giornali e libri. Mentre uno dei punti qualificanti del programmr riguarda l'acquisto di immobili, per circa 10mila alloggi da destinare all'edilizia popolare. Un'operazione importante sul piano sociale, per la quale sono stati chiesti al governo due miliardi di euro. 

Al passo delle altre Capitali

“L'obiettivo di questo piano - ha dichiarato la Sindaca -  è quello di rendere Roma una città sostenibile, equa, accessibile e inclusiva, innovativa, che supporti le imprese locali e sia attenta ai bisogni dei soggetti più fragili” .E che consenta di spostarsi come avviene nelle grandi Capitali europee “grazie allo sviluppo della rete metropolitana, tranviaria e di mobilità sostenibile”. Obiettivi ampiamente dichiarati che, per essere concretizzati, necessitano di importi consistenti. Il Campidoglio li ha quantificati: sono 25 miliardi. L’equivalente di una piccola finanziaria.

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