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Domenica, 3 Dicembre 2023
Politica

Sanità privata, ratificata la pre-intesa per il rinnovo del contratto

Aris e Aiop Lazio: "Riconosciuti stessi diritti del settore pubblico". Landini: "A distanza di 14 anni dall'ultimo rinnovo è un risultato importante"

Dopo mesi di proteste e mobilitazioni la pre-intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della sanità privata, fermo da 14 anni, è stata ratificata. La firma da parte delle organizzazioni di categoria Aiop e Aris del Lazio, rispettivamente rappresentanti della sanità privata laica e di quella religiosa, è avvenuta venerdì 25 settembre. A livello nazionale la pre-intesa era stata siglata il 15 giugno scorso in Conferenza Stato-Regioni ma molte delle rappresentanze locali attendevano garanzie economiche da parte degli enti locali. La Regione Lazio, dove oltre il 40 per cento della sanità è accreditata a imprenditori privati e i dipendenti del settore sono circa 25 mila, ha approvato la delibera il 15 settembre. L'accordo prevede infatti che sia lo Stato, attraverso le Regioni, a coprire il 50 per cento del rinnovo contrattuale che costa circa 300 miloni di euro all'anno a livello nazionale.

"In questo momento particolarmente difficile, lavoratrici e lavoratori della componente della sanità privata si vedono di fatto riconosciuti gli stessi diritti di quelli della componente di diritto pubblico", dichiarano Jessica Veronica Faroni, presidente Aiop Lazio, e Michele Bellomo, presidente Aris Lazio, in una nota congiunta. "La norma di salvaguardia richiesta dalle nostre associazioni, se fosse stata concordata, avrebbe garantito le strutture e i lavoratori di quelle Regioni che, ad oggi, ancora non hanno adottato i provvedimenti per dare seguito agli accordi di compartecipazione del 50% agli oneri del rinnovo. Pertanto i vertici di Aiop e Aris Lazio riservano un particolare ringraziamento al presidente Zingaretti e all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato che sono stati tra i primi ad adottare apposita deliberazione".

La notizia è stata commentata nei giorni scorsi anche dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: la ratifica "riconosce l'importanza del lavoro svolto dagli operatori del settore per il Paese", ha dichiarato in una nota. "La positiva conclusione di questa lunga e complessa vertenza è il frutto della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità privata e rappresenta un risultato importante perchè arriva a distanza di ben quattordici anni dall'ultimo rinnovo e introduce la parificazione di trattamento tra i lavoratori della pubblica e quelli che operano nelle strutture accreditate. Dopo lo sblocco di questo contratto è ora necessario aprire una nuova stagione per il rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati che riguardano nel nostro Paese più di dieci milioni di lavoratrici e lavoratori".

Soddisfazione è stata espressa anche dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan: "La ratifica è una bella notizia per il Paese. Va riconosciuto l'impegno davvero encomiabile profuso dal Ministro della Salute, Speranza che ha sostenuto con determinazione e coerenza la positiva chiusura di questa vertenza, insieme al Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini. Ora servono più investimenti per rafforzare tutto il nostro sistema sanitario dopo tanti anni di tagli indiscriminati, utilizzando senza indugi e tentennamenti anche le risorse del Mes". 

"Finalmente ci siamo", il commento del segretario nazionale della Ugl sanità, Gianluca Giuliano. "E' un momento storico nella lotta per i diritti dei lavoratori di questo comparto. Ora bisognerà procedere in tempi strettissimi con la convocazione per una firma attesa da 14 lunghissimi anni. Dopo l'improvviso stop, che aveva di fatto bloccato la pre-intesa raggiunta lo scorso 10 giugno, la Ugl sanità non aveva esitato a mettere in campo tutte le forme di protesta perché le parti datoriali tornassero sui loro passi". 

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