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Politica Collatino / Via Salviati

Rom e Sinti a Roma: "Situazione di totale esclusione ed emarginazione"

Il Commissario Europeo per i diritti umani pubblica il rapporto dopo la visita ai campi di via di Salone, via Salviati e La Barbuta

Una situazione di totale esclusione ed emarginazione che riguarda i rom ed i sinti di Roma e di tutta Italia. Il Commissario europeo per i diritti umani Nils Muiznieks ha reso pubblico il rapporto sulla sua visita in Italia del 4 luglio scorso. Il rapporto evidenzia la condizione di segregazione imposta alle famiglie rom trasferite con uno sgombero forzato nel 'villaggio attrezzato' di via di Salone a Roma, nonché "l’isolamento, la mancata interazione con il mondo esterno e l’assenza di prospettive di impiego e d’inclusione nel tessuto sociale" che caratterizzano gli abitanti di questo insediamento, definito "campo modello” dall’amministrazione di Roma Capitale.

ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO - A rendere noto il rapporto l'Associazione 21 luglio: "Durante la sua visita, il Commissario aveva incontrato una delegazione dell’Associazione 21 luglio ed era stato condotto in visita al «villaggio attrezzato» di via di Salone e nel “campo tollerato” di via Salviati. Oltre alle visite negli insediamenti, l’Associazione 21 luglio aveva approfondito con il Commissario europeo le questioni riguardanti la politica degli sgomberi e il nuovo 'villaggio attrezzato' La Barbuta". "Le condizioni di segregazione riscontrate a via di Salone - si legge nel rapporto - e che saranno riprodotte al 'villaggio attrezzato' La Barbuta (costruito appunto sul modello di Salone) non consentono agli abitanti di trovare una attività lavorativa retribuita - sottolinea il Commissario - né danno loro la possibilità di interagire con persone di etnia non-Rom per cercare di integrarsi nel tessuto sociale". Riguardo al "campo tollerato” di via Salviati il Commissario Nils Muiznieks ha definito inoltre le condizioni di vita rilevate "al di sotto dei requisiti minimi vigenti", vedendo in questo campo la dimostrazione del rapido deterioramento delle condizioni di vita in un contesto di segregazione.

LA BARBUTA - Nel rapporto anche il campo de La Barbuta, al centro delle polemiche dopo che il tribunale ha accettato il ricorso presentato da 21 Luglio e Asgi. "Nel rapporto - scrive ancora l'Associazione 21 luglio - si esprime preoccupazione riguardo i trasferimenti forzati verso il nuovo 'villaggio attrezzato' La Barbuta, che secondo il Commissario europeo sono incompatibili con la posizione dichiarata nella Strategia nazionale 2012-2020 d’inclusione dei Rom, redatta dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e approvata dal Consiglio dei Ministri nel febbraio 2012. Il Commissario raccomanda quindi alle autorità italiane l'abbandono della pratica degli sgomberi forzati e della costruzione di “campi” segregati per le popolazioni rom e sinte, pratiche "diametralmente opposte" al contenuto della Strategia nazionale, e richiede l'interruzione urgente  delle azioni ancora in corso "inerenti alla costruzione di campi segregati e agli sgomberi forzati delle persone verso queste strutture".

SGOMBERI FORZATI - Associazione 21 luglio che ha accolto con soddisfazione il rapporto del Commissario europeo Nils Muiznieks e chiede alle autorità di Roma Capitale di "attenersi alle raccomandazioni contenute nel rapporto, soprattutto per quanto riguarda l’interruzione immediata degli sgomberi forzati e della costruzione ed il conseguente trasferimento di persone rom in campi segregati, quali il 'villaggio attrezzato' de La Barbuta, luoghi di segregazione e discriminazione istituzionalizzate".
 

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