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Raggi e la mancata vaccinazione, monta il caso: "Ha gli anticorpi ancora alti". Ma Calenda l'attacca

L'ex ministro dello sviluppo economico: "Il sindaco della Capitale non si è vaccinato e vi chiedete perché ci sono 2,5 milioni di over 60 che non si vaccinano"

"Virginia Raggi non è una questione sulla quale puoi sottrarti, ti sei vaccinata o no?". A parlare è Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma da domenica impegnato in un pressing mediatico sui suoi rivali per spingere a favore delle vaccinazioni. Un pressing che, giorno dopo giorno, getta dubbi e ombre in particolare sulla posizione della prima cittadina, nonché candidata al bis Virginia Raggi, in merito ai vaccini.

La domanda era, sino a 24 ore fa, si è vaccinata? A rispondere ieri era un articolo di Repubblica in cui si riporta una spiegazione del Campidoglio. "Dopo aver contratto il virus ha seguito il protocollo. Ha gli anticorpi ancora alti. Segue, come chiunque, i consigli del medico rapportati alla propria condizione cllnica". Anticorpi troppo alti, la giustificazione. Anticorpi legati al virus contratto lo scorso novembre: una spiegazione che, in più di qualcuno, lascia qualche perplessità. Il ministero della Salute, nel proprio protocollo, risponde così alla possibilità di vaccinarsi per chi ha in passato contratto il virus: "Sì, è possibile la somministrazione di una sola dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19 nelle persone che hanno già avuto l’infezione da SARS-CoV-2, sia in maniera sintomatica che asintomatica, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa". Di mesi dal Covid della sindaca ne sono passati otto.

A dare corpo ai punti interrogativi sulla posizione della sindaca c'è anche l'assenza totale sul profilo facebook di appelli per la vaccinazione, pur essendo il tema da mesi di strettissima attualità, nonché di interesse per la salute pubblica.

Due certezze, la mancata vaccinazione e l'assenza di appelli pro vaccinazioni, che rendono Raggi bersaglio dell'uscita di Calenda. "I leader del primo e secondo partito italiano non si sono vaccinati. Il sindaco della Capitale neanche. Conte boh. Poi vi chiedete perché ci sono 2,5 milioni di over 60 che non si vaccinano. Io intanto oggi faccio la seconda dose". Insomma, se la domanda era prima "Raggi si è vaccinata", ora è diventata "Raggi è no vax?".

Il silenzio social della sindaca stride con l'attivismo dei suoi colleghi sindaci delle altre grandi capitali europee. Da Sadiq Khan sindaco di Londra a José Luis Martinez Almeida, primo cittadino di Madrid a Philippe Close omologo di Bruxelles, tutti hanno postato foto sui social mentre si vaccinano, impegnandosi più volte per sollecitare i cittadini a vaccinarsi.

Un caso quello della Raggi diventato mediatico con Il Foglio che ha ribattezzato Raggi sindaca "Boh vax". Repubblica invece ha oggi ripescato un post del marito della sindaca contro l'obbligo vaccinale per i bambini imposto dal precedente governo. In realtà di post a firma Andrea Severini contro la legge Lorenzin se ne trovano ancora oggi numerosi: basta una semplice ricerca su facebook. In un caso, addirittura, Severini condivide il discusso Davide Barillari, ormai ex M5s e noto per le posizioni complottiste sui vaccini. In un altro invita alla partecipazione di una manifestazione contro l'obbligo vaccinale a Roma. Abbastanza per definirlo no vax? La questione è sicuramente diversa da quella dell'attuale vaccinazione anti covid, ma nel silenzio social, i dubbi e la confusione monta. Anche per questo abbiamo provato a chiedere conto dei post al diretto interessato, ricevendo in cambio un cortese rifiuto a rilasciare una dichiarazione.

I post di Andrea Severini contro l'obbligo vaccinale imposto dalla legge Lorenzin

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