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Sentenza Raggi, Di Maio: "Il nostro codice etico è chiaro". Salvini: "Spero venga assolta"

Ultima udienza oggi. Parla l'ex capo di capo di gabinetto Carla Raineri: "Marra aveva ruolo di centralità"

Meno di 24 ore alla sentenza relativa al processo Raggi. Oggi l'ultima udienza, con la sindaca in aula. Con lei i consiglieri, salutati con un bacio durante una pausa. Presenti Daniele Diaco, Angelo Sturni, Pietro Calabrese, Giuliano Pacetti, Donatella Iorio, Valentina Vivarelli e Annalisa Bernabei. Con loro la sindaca si è intrattenuta a parlare

Tutto quello che c'è da sapere sul processo Raggi

In aula è stato il giorno di Carla Romana Raineri, ex capo di gabinetto del sindaco Raggi. Chiamata dal Pm, la Raineri ha ricostruito il ruolo di Marra nell'amministrazione. "Raffaele Marra aveva un ruolo di assoluta centralità, ricordo anche un commento piuttosto irriverente giustificato dalla confidenza degli interlocutori che parlavano tra loro: uno chiese all'altro se il sindaco fosse presente e l'altro gli rispose 'Ma quale sindaco, Virginia o quello con la barba?'".

"Le funzioni del gabinetto del sindaco erano in capo a Romeo e Marra, il gabinetto era il nulla, loro avevano un ruolo di centralità assoluta- ha aggiunto- Raffaele Marra non aveva alcuna delega specifica, era solo formalmente vicecapo gabinetto ma era il consigliere privilegiato del sindaco Raggi. I soggetti si muovevano in simbiosi a tre. I ruoli erano sullo stesso piano, quando il sindaco era presente stavano chiusi nella sua stanza, con le porte chiuse, e le riunioni erano inaccessibili a tutti quelli estranei a questo gruppo, eccetto Frongia".

Sempre oggi il procuratore aggiunto Paolo Ielo ha spiegato il movente che avrebbe spinto Raggi al falso. Virginia Raggi avrebbe mentito alla responsabile Anticorruzione del Campidoglio perchè se fosse stata indagata per la nomina di Renato Marra a capo della direzione Turismo si sarebbe dovuta dimettere da sindaco, in base a quanto disposto dall'allora vigente codice etico del M5S. È il movente descritto dal procuratore aggiunto. Ieri ha chiesto al giudice monocratico, Roberto Ranazzi, di acquisire agli atti il codice etico grillino vigente due anni fa. "Il codice etico vigente al momento dei fatti prevedeva le dimissioni in casi simili. Se la sindaca avesse detto la verità- ha spiegato Ielo- e avesse riconosciuto il ruolo di Raffaele Marra nella scelta del fratello, l'apertura di un procedimento penale a suo carico sarebbe stata assai probabile. Lei era consapevole che in casi di iscrizione a modello 21 (ovvero come indagata in un fascicolo penale, ndr) rischiava il posto e per questo mentì".  

La sindaca Raggi ha voluto replicare alla testimonianza di Carla Romana Raineri. "A me è sembrata surreale, ci siamo trovati a parlare di rapporti a tratti simili a gossip, per essere supportati da voci corridoio, avvenuti ad agosto 2016 quando il falso contestato risale a dicembre 2016. Non replicai alle sue interviste perchè sono il sindaco e non credo di dovere dare corso a ulteriori gossip ma questo gossip ora entra nel processo e mi trovo costretta a fare delle precisazioni- ha aggiunto- Sono state dette cose palesemente contrarie al vero".

Quindi la Raggi entra nello specifico: "Se il buongiorno si vede dal mattino, rimasi interdetta quando, in occasione del nostro primo incontro, mi disse 'Cara non ti preoccupare, starò con te per un anno, un anno e mezzo al massimo'. All'epoca non capii bene questa affermazione, alla luce di quello che ha detto oggi capisco che non aveva molta voglia di starci, apprendo oggi tutta questa ritrosia a venire da noi". 

"È vero che non la conoscevo e che mi fu caldamente consigliata dall'assessore Minenna che a sua volta mi era stato caldamente consigliato dai miei referenti politici. Benchè non la conoscessi era un'opportunità avere come capo Gabinetto un magistrato di primaria importanza e accettai volentieri che venisse- ha aggiunto- Minenna disse che lei era molto contenta di venire da noi e bastava solo un cenno. Mi dispiace anche avere forzato una persona a stare in un ruolo dove non voleva". Sul perche' Raineri avesse indicato proprio il termine di un anno e mezzo, Raggi ha replicato: "Un anno e mezzo dopo il nostro arrivo ci sarebbe stata la preparazione alle elezioni politiche 2018 e sapevo, per quello che mi diceva il dottor Minenna, che erano interessati a dare un supporto molto fattivo al M5S in tutte istituzioni nelle quali i Cinque stelle erano presenti o si apprestavano a entrare". Quindi secondo il sindaco le ragioni del termine di un anno e mezzo di mandato messo dalla Raineri potevano essere legate a una volontà del magistrato di ricoprire altre cariche: "Magari un altro incarico dopo le elezioni politiche nazionali", ha concluso.

Nel frattempo, fuori dall'aula, a parlare sono stati i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. "Per quanto riguarda il sindaco di Roma, non conosco l'esito del processo, ma il nostro codice di comportamento parla chiaro, lo conoscete", ha detto Luigi Di Maio, ospite della Stampa estera. Salvini invece,  lasciando un'iniziativa della polizia all'auditorium, ha detto di sperare che "Virginia Raggi "venga assolta". 

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