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Roma dice basta, Raggi: "E' il Pd, solo borse firmate e barboncini". Ma in piazza c'è di tutto, anche la Lega

La sindaca insulta su Facebook la piazza, gremita di manifestanti che hanno chiesto le sue dimissioni

"Hanno nascosto le bandiere di partito ma anche stavolta li abbiamo scoperti, quelli del Pd. Signore con borse firmate da mille euro indossate come fossero magliette di Che Guevara e – accessorio immancabile – i barboncini a guinzaglio". La sindaca Raggi bolla così la piazza che l'ha contestata. Un attacco su Facebook di cinquanta righe che ignora e stigmatizza il grido d'aiuto lanciato dalla sua città. Migliaia di persone, senza bandiere, che hanno affollato il Campidoglio al grido di "Roma dice basta", "Raggi dimettiti", "se non sei in grado, vai via" (QUI IL VIDEO). Una folla infuriata che la prima cittadina non ha visto. 

Tutti contro un'amministrazione giudicata immobile, inefficace, incapace di portare il cambiamento promesso. E' vero, a organizzare il raduno hanno pensato sei donne vicine agli ambienti del centrosinistra, con anche un'assessora, Tatiana Campioni, della giunta dem del I municipio. Ma la community ribattezzata "Roma per tutti, tutti per Roma", volutamente svuotata di simboli, ha trovato adesioni trasversali oltre le aspettative. Un allarme che ha intercettato associazioni e gruppi di cittadini di estrazione e provenienza varia. Che la sindaca grillina ha deliberatamente ignorato, insultando di fatto la piazza.

"Dalle immagini li ho riconosciuti subito. Non era difficile" scrive nel post. "Erano gli stessi volti provati e stanchi, le stesse chiome bianche della precedente disastrosa manifestazione di rilancio del Pd in piazza del Popolo". Quelli che "rappresentano soltanto se stessi", che "volevano far credere che in piazza fosse scesa la società civile". E che "invece, hanno provato semplicemente a strumentalizzare i cittadini per fini partitici". Sono "gli orfani di Mafia Capitale". In un passaggio poi censura quelli con le magliette "contro le corsie preferenziali". Una battaglia che per Raggi ti colloca automaticamente fuori dalla comunità cittadina. "La società civile siamo noi, altro che quelli dello stop alle preferenziali!".  

Non usa mezze misure la sindaca. Toni sprezzanti. E soprattutto non calcola di averli rivolti anche alle tante persone che hanno aderito alla manifestazione senza chiedersi se avesse o no un colore politico. Gli stessi che sotto il post lasciano commenti di sdegno, rabbia, delusione. "No, mi dispiace sindaco. C’era un sacco di gente comune, molti l’hanno pure votata e se ne sono pentiti" scrive Lorenzo E. "Ti piacerebbe dire che era il PD, sorry, sono quelli che hai tradito, cioè i romani" commenta Flavia B. "E' veramente intollerabile leggere quanto ha scritto, purtroppo sono una delle tante donne romane che ha creduto in Lei votandola, sperando in un cambiamento" scrive Simona D. E ancora Vincenzo F.: "Vergogna, un sindaco così sprezzante verso una piazza che merita il rispetto che si deve a coloro che decidono liberamente di esprimere un disagio". E Bianca C. "No, cara Sindaca .. c’ero anche io che l’ho votata e sono davvero stanca di vedere il degrado di Roma". 

C'erano esponenti del Pd in piazza del Campidoglio, è vero. Ma non mancavano romani qualunque stanchi dei bus che vanno a fuoco, delle strade distrutte dalle buche, dei rifiuti in strada. Associazioni per la tutela del verde pubblico, bambini delle scuole romane, insegnanti, comitati di quartiere che ogni giorno si sostituiscono a un'amministrazione assente. Un mix eterogeneo, tanto che a sorpresa è spuntato anche il capogruppo della Lega in Campidoglio Maurizio Politi. Un selfie dal terrazzo di palazzo Senatorio con la folla sullo sfondo e il commento: "Roma dà il ben servito alla Raggi. Noi ci siamo". 

Un'adesione inattesa e non esente da critiche social quella del consigliere ex Fratelli d'Italia, in foto anche in mezzo alla folla a fianco di Andrea Liburdi, altro esponente salviniano. Qualcuno glielo fa notare: "Le sei signore che hanno organizzato la manifestazione sono di sinistra". Contattato da RomaToday si difende così: "Non era una manifestazione del Pd. In piazza c'erano tanti romani che votano i partiti più disparati. Numerosi amici hanno partecipato all'evento, compresi comitati con cui collaboriamo da anni. Se qualcuno dice che la manifestazione era del Pd, al massimo viene da sorridere. Poi se sotto mentite spoglie, per il disastro che il Pd ha lasciato in città, hanno infilato delle persone nell'organizzazione, mi dispiace per loro. Noi ci mettiamo sempre la faccia in ogni cosa che facciamo"

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