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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Raggi in pressing su Draghi: "Riaprire i ristoranti a cena". La Regione: "Mossa da campagna elettorale"

Intanto la sindaca incassa l'applauso dei rappresentanti di categoria. "È da mesi che come Fiepet-Confesercenti avanziamo questa proposta, un indirizzo di buon senso"

Aprire i ristoranti fino alle 22 almeno in zona gialla. Dopo la richiesta dell'Anci (l'Associazione nazionale dei comuni italiani), quella a gran voce del leader della Lega Matteo Salvini, seguita a quella ancora precedente del governatore della Lombardia Attilio Fontana di inizio febbraio, anche la sindaca Virginia Raggi si posiziona tra gli "aperturisti", ossia tra i rappresentanti delle istituzioni che ritengono necessario allentare le restrizioni per venire incontro alle attività produttive, là dove le condizioni del contagio da Covid-19 lo permettono.  

La richiesta al Governo

"Abbiamo chiesto al Governo di consentire la riapertura di bar e ristoranti fino alle 22 e di intervenire radicalmente sulla Tari, in modo da non farla pagare a chi non ha utilizzato il servizio. La sindaca Virginia Raggi ha sollecitato l'esecutivo guidato da Mario Draghi per consentire ai Comuni di intervenire sulla Tassa sui Rifiuti rapportandola al fatturato" ha annunciato sui social network l'assessore al Personale, tra i fedelissimi della sindaca, Antonio De Santis. In realtà sul punto il Cts (Comitato tecnico scientifico) si è già espresso al negativo. E un'apertura in tal senso nel Dpcm a cui il governo sta lavorando in queste ore è altamente improbabile. Intanto però la sindaca incassa l'applauso delle associazioni di categoria. 

Gli applausi dei ristoratori

"Positiva la richiesta del Campidoglio" commenta Claudio Pica presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. "È da mesi che come Fiepet-Confesercenti avanziamo questa proposta, un indirizzo di buon senso che contempla anche la sicurezza dei locali, visto che tutti sono già predisposti con i protocolli anti Covid e quindi operativi. Auspichiamo che la sindaca porti la questione sul tavolo del Governo".  

"Richiesta da campagna elettorale"

E se i lavoratori applaudono, dalla Regione Lazio i toni sono duri. "Non mi pare ci siano le condizioni, mi sembra una richiesta elettorale" ha commentato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. "Capisco le sofferenze economiche, ma se dobbiamo riaprire è per mantenere le aperture nel tempo - ha aggiunto D'Amato - non per richiudere subito dopo l’impennata di contagi. Ci rimettiamo alle valutazioni del Cts, ma non mi sembra sia questa la fase". 


 

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