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Roma come la savana, Raggi scarica su Mafia Capitale: "Ci siamo trovati con 180 giardinieri"

Intervistata su Rai Tre nella trasmissione Agorà Estate, la Sindaca scarica le inefficienze della manutenzione del verde sulle precedenti amministrazioni. In due anni però ecco cos'è cambiato

Quanti sono i giardinieri che operano in città? Pochi, pochissimi. Lo sanno bene i romani costretti ad assistere, impietosi, alle condizioni in cui versano parchi e aree verdi. Un problema che si ravvisa soprattutto in primavera, con la stagionale ricrescita vegetativa. Tra la fine di aprile e gli inizi di maggio l'erba alta finisce con l'invadere  parchi, giardini e semplici aiuole. 

180 giardineri in tutta Roma: l'eredità di Mafia Capitale

In quel periodo dell'anno, sistematicamente, si moltiplicano le segnalazioni dei cittadini a cui l'amministrazione prova a rispondere sempre con estrema difficoltà. Intervenuta nella trasmissione televisiva Agorà Estate, la Sindaca ha provato a rispondere in merito alla complicata, e spesso deficitaria gestione del verde cittadino.  "Non si vuole mai che lo dica, ma davvero il fatto di Mafia Capitale ha spazzato via tantissimo, tutto il verde era gestito con appalti 'malati', ci siamo trovati con 180 giardinieri del Servizio giardini per tutta Roma. Ci sono Municipi da 130mila abitanti con un solo giardiniere" ha ricordato la prima cittadina. La Sindaca si è poi confermata sugli interventi messi in campo. "Che cosa abbiamo fatto? Oltre ad assumere le persone che sono nelle liste di collocamento, ci siamo inventati una collaborazione con i detenuti". 

I manutentori civici: 50 giardineri condannati al precariato

Non ci sono soltanto i detenuti che beneficiano dell'accordo tra il Ministero della Giustizia e il Campidoglio, a prendersi cura del verde. Ci sono anche i cinquanta manutentori civici. Si tratta di precari che hanno iniziato ad operare con la precedente amministrazione e che l'attuale non ha stabilizzato. Sono però aumentate le ore a disposizione: trenta, contro le venti ore dei precedenti contratti. La maggior parte di loro infatti,  ne ha già collezionati quattro. Ma se le ore sono aumentate, è invece diminuita la durata del loro impiego. Dai sei mesi del primo contratto, fatto sotto l'amministrazione Marino, sono passati agli attuali tre

Le nuove assunzioni, il futuro bando e le pecore tosaerba

Detenuti, manutentori precari e anche qualche giardiniere in più. Per l'esattezza si tratta d'una ventina di persone che risultano appartenere a categorie protette ed altri trenta lavoratori che, invece, sono stati selezionati tra gli iscritti nelle liste regionali dei Lavoratori Socialmente Utili. La situazione quindi, per la quantità di risorse messe in campo, non è molto diversa da quella ereditata da Mafia Capitale. Le aree verdi ed i municipi restano quindi disperatamente in attesa di un bando che si trascina di anno in anno e che consentirebbe l'assunzioni di 50/70 nuovi giardinieri. In attesa di vederlo pubblicato sull'albo pretorio, non bisognerà stupirsi troppo se, per la manutenzione di parchi e giardini, l'amministrazione cerchi soluzioni originali. Come il bando per la fienagione,  pubblicato fuori stagione e quindi inutile. Oppure il ricorso a pecore e mucche tosaerba. Flop memorabili dell'amministrazione a cinque stelle.

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