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Raggi libera le spiagge: varchi al mare e lungomuro giù, ecco come cambierà Ostia in 550 giorni

L'assessore Montuori: "Sarà abbattuto entro la fine dell'attuale consiliatura"

L'abbattimento del Lungomuro, la tutela degli edifici storici con valore architettonico, i varchi al mare e le spiagge libere. 550 giorni per rivoluzionare Ostia. La sindaca di Roma Virginia Raggi, all'indomani del successo elettorale del M5S a Ostia, ha presentato in conferenza stampa in Campidoglio le linee guida del nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili, definite dalla commissione straordinaria del X Municipio e recepite in una memoria approvata dalla Giunta capitolina.

Accanto alla sindaca l'ormai ex commissario prefettizio del X Municipio Domenico Vulpiani, l'assessore capitolino all'Urbanistica, Luca Montuori e il capogruppo del M5S in Assemblea capitolina Paolo Ferrara, intervistato proprio oggi da RomaToday (qui il video).

Ridefinire la legalità sui 18 chilometri del litorale

Un Pua che sarà fondato su cinque pilastri: spiagge libere, tutela degli edifici storici, corridoi per gli arenili, visuale verso il mare e strutture con servizi. "Questo è un momento importante che da aspettavamo tutti moltissimo tempo, finalmente Roma torna a respirare e ad affacciarsi sul mare", ha detto Raggi. Spiegando che "il Pua è un lavoro importante di ridefinizione dei parametri della legalità intorno ai 18 chilometri di spiagge del litorale che per troppi anni sono state gestite in maniera assolutamente incontrollata".

Giù il lungomuro e più spiagge libere

Questo lavoro, secondo la Sindaca, ripartirà da dei pilastri molto chiari: "restituire il mare a Ostia ed a Roma muovendoci su alcune direttrici, come il previsto riequilibrio del 50% del lungomare fatto di spiagge libere, soprattutto nella zona prospiciente alla zona abitata del Municipio". Verranno conservati gli edifici storici e non i chioschi sorti negli anni, saranno privilegiati i corridoi e la visuale del mare, verrà abbattuto il Lungomuro e saranno istituite fasce di rispetto intorno agli edifici storici anche sulla battigia.

Inoltre, ha proseguito Raggi, "c'è stato un lavoro di riordino di 71 concessioni fatto in maniera estremamente certosina. È il punto d'inizio di un percorso che consentirà finalmente una nuova prospettiva di Roma verso il mare e la libera fruizione delle spiagge. Abbiamo già iniziato questa estate con la restituzione ai cittadini delle prime spiagge libere". 

550 giorni per rivoluzionare Ostia 

Con l'approvazione della memoria di Giunta, ha sottolineato quindi Montuori, "riportiamo all'amministrazione centrale tutti gli atti successivi necessari per approvare definitivamente il Piano di utilizzazione degli arenili. Un piano così importante deve essere gestito, insieme al Municipio, a livello centrale". Sui tempi, poi, è chiaro: "Faremo in modo di velocizzare i tempi, previsti in totale per 550 giorni". 

"Questo è un atto di coraggio, per anni si è parlato a vuoto di abbattere il Lungomuro o di trovare un equilibrio tra spiagge libere e no. Oggi noi abbiamo il coraggio di dire che c'è qualcosa da abbattere e da riconvertire. Serve un passo indietro nel tempo che ci porti dieci passi avanti nel futuro", ha invece sottolineato Ferrara.

Da ogni punto di Ostia si vedrà il mare 

Il Prefetto Vulpiani, che ha gestito Ostia in questi due anni, è un fiume in piena: "Quando ci siamo insediati abbiamo una trovato situazione a dir poco confusionaria, e con i tecnici del Municipio, quelli del Comune e gli urbanisti abbiamo controllato metro per metro i 18 chilometri di spiaggia. Abbiamo studiato le carte e secondo i nostri piani sarà possibile vedere il mare ogni 300 metri. Abbiamo previsto, inoltre, un percorso pedonale lungo i 18 chilometri". 

Non solo. In merito alle 71 concessioni attuali, queste "dovranno essere ricondotte ad un'unica gara pubblica per 8 concessioni e non sarà più possibile per i concessionari fare lo spezzatino che abbiamo trovato al nostro arrivo". In ogni caso, ha sottolineato Vulpiani, "secondo le nuove regole il 75% della spiaggia di Ostia dovrà essere permeabile, senza sovrastrutture mentre adesso non è così".

Infine, ha concluso il Prefetto, "l'iter dell'approvazione prevede una fase preliminare di 105 giorni dall'ok dell'Assemblea capitolina, ma perché il Piano sia efficace impiegherà 550 giorni tra adozione, pubblicazione, fase delle osservazioni dei cittadini, poi l'invio alla Regione, la base, la conferenza dei servizi e l'approvazione e pubblicazione delle concessioni. Dopo questo percorso potranno essere bandite le gare. Il 'Lungomuro' andrà giù dopo che i consorzi vincitori delle gare avranno presentato i progetti in coerenza con il Pua". 


 
 

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