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Poteri per Roma, Raggi: "Nel 2020 dal Governo nessun provvedimento per la città. Urge un tavolo cittadino"

La sindaca alza i toni e critica il Governo centrale. Con una lettera chiede poi all'Assemblea capitolina l'istituzione di un tavolo di confronto sulla riforma per Roma Capitale

Dopo l'ok a due emendamenti alla Camera, ora serve un tavolo cittadino. La sindaca Raggi torna sulla questione dei poteri speciali per Roma e lancia l'istituzione ufficiale di un luogo di confronto che apra i lavori per una seria riforma, quella che il Campidoglio a guida grillina chiede da anni senza successo. "È indispensabile e urgente aprire un tavolo strategico su Roma, che veda coinvolte le forze politiche e sociali" della città, "pronte a impegnarsi congiuntamente" per "affrontare il tema dei poteri per Roma Capitale". È quanto si legge in una lettera inviata dalla prima cittadina al presidente dell'Assemblea capitolina e ai presidenti dei gruppi consiliari dell'Aula. 

"È venuto il momento - scrive Raggi - di riproporre con forza e in termini strategici il tema di Roma Capitale, dei suoi poteri e delle risorse indispensabili ad attuarli. È un'urgenza che discende anche dallo stato del tessuto socio-economico della Capitale, duramente provato dalla pandemia e bisognoso di un rilancio". 

"Dal Governo nessun provvedimento per Roma"

Pur riconoscendo che "nei giorni scorsi due Ordini del giorno approvati in Parlamento, con larga condivisione, hanno impegnato il governo ad affrontare il tema dei poteri per Roma Capitale", la sindaca ricorda come "nel 2020 non ci siano stati provvedimenti speciali per Roma, per quanto fossero stati richiesti e presentati come necessari, nè la Legge di Bilancio ha visto al suo interno precisi impegni a favore della Capitale del Paese". Una critica a viso aperto diretta al governo Conte, e quindi allo stesso M5s. 

"Urge un percorso di rilancio"

"L'urgenza di un impegno forte, in primis delle forze politiche e sociali romane, è anche in considerazione del silenzio del Parlamento in merito alle richieste che furono fatte nel corso dell'Assemblea Capitolina straordinaria del novembre 2019", sottolinea Raggi, secondo la quale "dobbiamo esigere, con ancor più risolutezza, poteri e risorse per Roma Capitale, nell'intento di avviare un percorso di rilancio le cui tappe siano in primo luogo il Recovery Fund, quindi il prossimo Giubileo del 2025 e, infine, la chance offerta da Expo 2030, per il quale la nostra città si è già candidata". 

Sarebbero "dieci anni laboriosi e importanti che potrebbero mutare il volto della città, se solo Roma fosse dotata dei poteri e delle risorse necessarie a questo grande balzo in avanti. L'obiettivo è farla divenire più vivibile per i romani e più attrattiva per turisti e visitatori. Più vicina a chi la abita ma pronta anche a offrire servizi e opportunità a chi la sceglie come meta. Non è un obiettivo di domani, ma, se sapremo avviare assieme e positivamente questo percorso, si tratterà ben più che di una semplice occasione", si legge ancora nella lettera della sindaca, che conclude con un invito rivolto a tutte le forze politiche: "Il tavolo strategico deve essere la molla di riavvio del dibattito nazionale sulla Capitale e l'occasione per guardare al destino comune nel vivo e manifesto interesse di tutti". 
 

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