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Raggi: "Dal +Ricicli +Viaggi allo spostamento delle bancarelle, ora la città sta ripartendo"

La sindaca fa il punto a Radio Radio. Rifiuti, stadio della Roma, bilancio partecipato. Tanti i punti toccati

"Ora la macchina sta ripartendo, è un duro lavoro, come una fabbrica, che prima deve essere assemblata per funzionare al meglio, poi piano piano il prodotto esce". E' una Virginia Raggi più che ottimista quella intervistata ai microfoni di Radio Radio. Tanti i temi toccati che interessano la città. I rifiuti, questione solo in apparenza superata. La crisi, quella che tra giugno e luglio ha trasformato la Capitale in una discarica a cielo aperto, è passata. Resta da capire come si gestirà il ciclo a medio e lungo termine. E comunque non si può abbassare la guardia. 

"Nel 2018 c'è stato l'incendio al Tmb Salario" ricorda Raggi "e siamo andati in sofferenza, già allora avevamo chiesto alla Regione di aiutarci. Abbiamo retto, poi però anche i Tmb di Malagrotta hanno chiuso parzialmente per manutenzione. A quel punto la Regione ha fatto quello che tutte le regioni fanno, ha aperto i suoi impianti per venirci incontro. A mio avviso lo ha fatto con un po' di ritardo". Come evitare un'altra crisi? "Dobbiamo estenderci con la raccolta porta a porta. Nei due municipi dove è stata applicata (X e VI in parte, ndr) abbiamo raggiunto picchi del 70%, come se fossero due città più piccole di Roma. Sono molto fiduciosa. Stiamo partendo con la differenziata nel II municipio e a breve con il I e con il V"". 

Poi la sindaca ricorda le macchinette di +Ricicli +Viaggi, per sensibilizzare i romani al riciclo della plastica. "Sono piccole iniziative che riescono a polarizzare l'attenzione dei cittadini sulle buone pratiche". Nell'elenco dei successi che la sindaca ci tiene ad intestarsi ecco anche il lavoro svolto sulle bancarelle. Ieri il trasferimento delle postazioni che da anni ingolfavano i marciapiedi su viale Regina Elena, davanti al Policlinico. "Abbiamo fatto una cosa storica". E ancora "il bilancio partecipato con il quale i cittadini possono scegliere dove spendere 20 milioni di euro". 

Un accenno in chiusura anche all'opera delle opere, lo stadio della Roma. "Il nostro giudizio politico lo abbiamo dato - taglia corto Raggi - abbiamo rivisto il progetto in senso sostenibile e ora la questione passa agli uffici che stanno lavorando, sia i nostri che quelli della Roma. Quando si metteranno d'accordo sulle opere pubbliche si partirà".

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