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Raggi indagata, opposizione garantista: "Ma la città è ferma al palo"

L'ex premier Renzi: "La Raggi faccia il suo lavoro, al quale i cittadini di Roma l'hanno chiamata e mostri quel che vale, se ne è capace"

Garantisti ma decisi a chiedere il conto a Virginia Raggi. La notizia delle indagini a carico della sindaca ha sollevato un'ondata di reazioni tra le opposizioni. La linea dell'ex premier Matteo Renzi su Facebook è chiara: "Non cerchiamo scorciatoie giudiziarie, non cediamo all'odio per l'avversario, non attacchiamo Virginia Raggi oggi. Ha avuto un avviso di garanzia? Ok, auguriamoci che sia innocente. Per lei, per Roma, per chi crede nella politica". 

"Oggi (ieri, ndr) il Sindaco di Roma ha ricevuto un avviso di garanzia. La nostra Costituzione prevede che tutti i cittadini siano innocenti fino a sentenza passata in giudicato. Questo vale per tutti, a qualunque partito appartengano. Invito dunque tutto il Pd a rispettare la presunzione di innocenza e non rincorrere le polemiche". L'appello di Renzi è quello di non attaccare la sindaca: "La Raggi faccia il suo lavoro, al quale i cittadini di Roma l'hanno chiamata e mostri quel che vale, se ne è capace. Lo so, lo so: qualcuno di voi adesso mi dirà che i Cinque Stelle usano due pesi e due misure e il loro atteggiamento e'' ingiusto e contraddittorio. Ok, vero, avete ragione. Ma questo cosa cambia? Se loro sbagliano, dobbiamo sbagliare anche noi? Dimostriamo che siamo davvero diversi". Il leader del Pd conclude: 

Linea simile quella seguita dalla capogruppo in Campidoglio Michela Di Biase: "Il PD non ne chiederà le dimissioni. Noi non siamo come loro. Ci auguriamo però che smetta la sequenza di contraddizioni e di silenzi cui ci ha abituati in questi mesi il M5S. Abbiamo assistito a nuovi codici etici fatti ad hoc, chat segrete, riunioni notturne, scelte prese a Milano e improvvisazioni nel governo della città. Invitiamo ancora una volte la Sindaca ad occuparsi di Roma, citta'' ferma al palo, città priva di governo. Oltre ad avvisare Grillo, avvisi i consiglieri comunali e inizi a parlare con i cittadini".

Il consigliere comunale del Pd, Marco Palumbo, aggiunge: "Questi primi sette mesi della Raggi sono stati un disastro per la città. Siamo in molti a chiederci: quanto dovremo ancora aspettare per avere almeno piccoli segnali di normale amministrazione da parte della giunta Raggi?". Parla anche la deputata Ileana Argentin: "Rinnovo alla Raggi l'invito a occuparsi di Roma e dei bisogni dei cittadini ma a voi (riferendosi agli attivisti del Movimento cinque stelle, ndr) mi permetto di ricordare il vostro passato e le vostre regole fondamentali". Il senatore Stefano Esposito, ex assessore ai Trasporti con Marino, si affida a un Twit: "@virginiaraggi indagata per nomina fratello #Marra, ed ecco a voi spiegato il perchè del nuovo codice etico di comodo presentato da #Grillo". 

"Non abbiamo niente da giudicare, non è stato fatto niente" il commento affidato ai microfoni di RTL 102.5 della leader di Fratelli d'Italia, nonché consigliera capitolina, Giorgia Meloni. "Sappiamo tutto dei problemi del M5S, delle correnti, della Taverna che litiga con la Lombardi, dei collaboratori che non si sanno scegliere, ma per il resto è totale immobilismo. La cosa mi dispiace è che, non solo il M5S non era attrezzato per governare una città difficilissima come Roma - ammesso che qualcuno lo sia - ma a questa impreparazione aggiungono una seria presunzione". 

Attaccano anche gli esponenti di Fdi-An, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Andrea De Priamo vicepresidente dell'Assemblea Capitolina e consigliere comunale, Maurizio Politi e Francesco Figliomeni consiglieri capitolini, Rachele Mussolini Lista Civica 'Con Giorgia': "Uno dei compiti principali di un amministratore è informare i cittadini del proprio operato, ed è assurdo che il sindaco si precipiti ad avvisare Grillo anziché spiegare ai romani, presentandosi in Assemblea Capitolina, una vicenda che adesso la vede protagonista nelle carte della magistratura. La Raggi, infatti, ha piu'' volte ha liquidato con un post su Fb l'accaduto e solo dopo l'interessamento della Procura sulla vicenda ha fatto retromarcia sulla nomina". 
 

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