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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Papa Francesco in Campidoglio, il discorso della sindaca: "Roma città aperta e plurale. Siamo grati al Pontefice"

Oggi la visita del Pontefice a palazzo Senatorio

"Grazie per la straordinaria attenzione che rivolge a Roma. E’ un onore per me accoglierLa in Campidoglio ed è con profonda e sincera emozione che Le do il benvenuto in quest'Aula, a nome di tutti cittadini di Roma". Così la sindaca Virginia Raggi dà il suo benvenuto a Papa Francesco, questa mattina in visita a palazzo Senatorio. Ecco il discorso pronunciato in aula Giulio Cesare al cospetto di Sua Santità e del consiglio comunale, riunito per il grande evento. 

"Siamo onorati della Sua presenza e pronti ad ascoltare il messaggio che Ella vorrà rivolgerci" dichiara Raggi, iniziando con un ringraziamento rivolto a Bergoglio. "Noi tutti Le siamo riconoscenti per la rilevanza che Ella attribuisce al suo essere Vescovo di Roma. Lo testimoniano anche le prime parole che Ella pronunciò dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, quando salutò Roma e il mondo dando inizio al suo pontificato. E la Sua presenza qui ne è la chiara, ulteriore, tangibile prova. Grazie".

"Roma metropoli aperta e plurale"

"Ed è proprio pensando alle future generazioni che quotidianamente ci impegniamo per far sì che Roma occupi il posto che le compete, per renderla sempre più metropoli aperta e plurale" continua Raggi. "L’immagine del colonato berniniano, non solo simbolicamente, rappresenta la vocazione di Roma: le braccia sono sempre aperte al mondo". 

E ancora: "Roma, città aperta, città del multilateralismo e del multiculturalismo. Roma ospita le rappresentanze diplomatiche di tutto il mondo con le quali è vivo un rapporto di confronto e dialogo costante. Un rapporto che viene consolidato attraverso numerose iniziative di interrelazione tra le quali a breve - mi preme sottolineare con orgoglio -  ci sarà, proprio qui a Roma, la nuova sede dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. Auspico che tale iniziativa possa contribuire a rafforzare fruttuosamente i rapporti tra le due sponde del Mediterraneo, tra la nostra Europa e i giovani Stati del continente africano".

"Roma, città del dialogo"

Poi il riferimento storico: "Roma guarda al futuro e si conferma ancora una volta città del dialogo. Il 25 marzo del 1957 l’Europa scelse la capitale d’Italia per la firma dei Trattati che hanno dato il via ad un periodo di pace. Santo Padre, spesso ha ricordato a tutti noi che la guerra porta esclusivamente sofferenza e distruzione; mentre la pace è feconda di gioia".  

"Roma, città della solidarietà"

Roma è anche città della solidarietà, ci tiene a sottolineare la sindaca, "grazie all'attività di migliaia di volontari e a quella di centinaia di associazioni, religiose e laiche, come la Caritas con la quale da decenni siamo impegnati, fianco a fianco, a sostegno dei più deboli. Questo spirito rappresenta una colonna portante di Roma e un orgoglio per la città". 

"Ma l'attenzione verso i più deboli - prosegue ancora - significa anche avere riguardo per i più giovani che erediteranno ciò che noi seminiamo oggi. Roma accoglie il suo appello: il progresso economico e sociale avviene anche attraverso il rispetto dell'ambiente". 

Le visite del Papa in periferia

Raggi ricorda poi le visite fatte da Papa Francesco "Le siamo grati per voler dedicare, nei venerdì della Misericordia, le Sue attenzioni ai quartieri periferici e alle strutture seguite da associazioni benefiche. In questa splendida giornata il Colle Vaticano e quello Capitolino si stringono in un reciproco abbraccio affettuoso. Oggi siamo al di qua del Tevere e, come Ella ebbe a dire in un suo chirografo pubblicato il 23 giugno 2017, nel libro “Oltretevere”, il fiume “non è una barriera che divide, ma una possibilità per comunicare..” e ancora “lo stesso Tevere sfocia infatti nel più vasto mare e come il fiume porta acqua al mare, così le Istituzioni esistono per servire la famiglia umana e la dignità irripetibile e trascendente di ciascuna persona”. 

Raggi ringrazia poi "il quotidiano impegno del Cardinale Vicario, Sua Eminenza Angelo De Donatis che, al di qua del Tevere ha il compito di favorire il dialogo tra le due sponde. E, per la verità, Egli manifesta in ogni occasione grandi capacità di navigatore. Analogo ringraziamento vorrei rivolgere a Sua Eminenza il Cardinale Vallini che mi ha accompagnato nel primo periodo del mandato.

Non sfugge a nessuno di noi l’impegnativo compito che spetta a chi è stato chiamato ad amministrare questa antica e gloriosa Città. Ci siamo impegnati fin dal primo momento e continuiamo con costanza, per affermare i principi di giustizia e la salvaguardia della dignità di tutti, nel rispetto delle diversità culturali e religiose. Nessuno deve rimanere indietro. Siamo certi che Ella non si stancherà mai di pregare e operare per il bene di questa comunità che l’ama profondamente".

"Santità - conclude Raggi - nel ringraziarLa per la sua instancabile e costante opera pastorale, Le assicuro che La ascolteremo nella consapevolezza della responsabilità che deriva dal ruolo istituzionale che abbiamo l’onore e l’onere di ricoprire".

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