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Raggi al Governo: "Più poteri e più fondi per Roma". A Salvini: "Aspettiamo ancora i 254 poliziotti"

Ospite a Non è l'Arena su La7 la sindaca Raggi ha difeso il governo gialloverde e solo marginalmente ha toccato temi romani. Sui rifiuti: "L'inceneritore non lo voglio"

Mezz'ora di chiacchierata, senza particolari pressioni, senza l'ansia di dover "riparare" a chissà quale problema nella città come avviene di solito quando è ospite in tv. La comunicazione nazionale del Movimento Cinque stelle sceglie Virginia Raggi per "rassicurare" gli italiani. Nel salotto domenicale di Massimo Giletti su La7, rigorosamente senza contradditorio, la sindaca difende il governo gialloverde, tranquillizza sul dialogo con l'Europa ed esalta l'esecutivo su quanto fatto in questi mesi. Una lunga chiacchierata a Non è l'Arena che sfiora i temi romani solo marginalmente. 

Ad esempio sul tema dei fondi, promessi poi spariti e ancora in ballo. La prima cittadina rivolge un appello al Governo. "Roma ha bisogno di più poteri, di fondi. Faccio appello al governo nella sua interezza – ha detto: se ha a cuore Roma come dice, perchè una cosa è parlare e un’altra cosa sono i fatti, inizi ad aiutare concretamente la città". 

Quindi Raggi spiega perché a Roma servono più poteri e più fondi. "Roma ad esempio ha poco meno 3 milioni di abitanti che pagano servizi per più di 4 milioni di abitanti. I vigili sono chiamati a piantonare le fontane ed è ovvio che poi non si vedano per strada. Ho chiesto una mano al governo per poter assumere i 2000 agenti che mancano".

E ancora l'appello a Salvini sui poliziotti promessi e non ancora arrivati: "Siamo in attesa dei 254 poliziotti: dacci quegli uomini che sono pochi ma servono. L'ordine pubblico è responsabilità del Viminale se vuole dare una mano a Roma può darci una mano con gli emendamenti alla manovra di bilancio". 

Impossibile poi non trattare il tema rifiuti, agganciato alla polemica governativa sugli inceneritori. Raggi ha ribadito: "A Roma l'inceneritori non lo vogliamo. Roma chiede aiuto per cambiare modello. La nostra sfida è portare il porta a porta a tutta Roma entro il 2021". E sugli impianti ha spiegato: "Chiediamo una mano per poter cambiare modello. Fino a quando c'era Malagrotta Roma ha accolto rifiuti dai paesi limitrofi. Ora noi chiediamo di poter portare l'indifferenziato negli impianti già esistenti in Italia. Quando avremo realizzato i nostri impianti, per i quali abbiamo già chiesto autorizzazioni, potremmo poi essere d'aiuto". E sull'eventuale boicottaggio di Zingaretti adombrato dal conduttore, la sindaca schiva la polemica ma spiega: "Dal 2013 manca un piano rifiuti. Chiusa la discarica di Malagrotta non è stato aggiornato. Io mi limito da osservare questo". 

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