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Raggi contestata a San Lorenzo: "Raccogliete la monnezza"

La sindaca ha deposoto una corona al monumento nel parco dei Caduti del 19 luglio 1943. Rifiuti e mancata presenza nel quartiere le contestazioni [VIDEO AGENZIA DIRE]

San Lorenzo non fa sconti a nessuno. Dopo Marino, che nel 2015 litigò con una residente, oggi è toccato alla sindaca Raggi "assaggiare" la durezza del quartiere. Così in occasione della deposizione di una corona di fiori per il 74esimo anniversario dai bombardamenti alleati su San Lorenzo, alcuni cittadini hanno fatto sentire la loro. Non sono piaciute le pulizie speciali prima dell'arrivo della prima cittadina. Pulizie che arrivano solo in occasione delle grandi occasioni. 

Insultata all'arrivo

Così se ieri l'assessore Fabiano, II municipio, attaccava dicendo "devo rilevare, come sempre, la grande disattenzione della Sindaca Raggi rispetto a questo importante e storico quartiere", oggi alcune cittadine non hanno neanche lasciato alla Raggi il tempo di scendere dall'auto che l'hanno accolta con attacchi frontali: "Ma che sei venuta a fare? Per il nostro quartiere non hai fatto nulla". "Togli la monnezza", le ha urlato un'altra cittadina. "In questo parco non si può entrare nei giorni normali. L'hanno pulito solo perché arrivava lei". 

La prima cittadina si è soffermata ad ascoltare i problemi di una mamma e del figlio disabile, ricevendo qualche applauso dai cittadini presenti alla cerimonia: "Tieni duro", le ha detto una signora, "forza", l'ha incitata un altro. 

"Non ci sono solo i morti, bisogna occuparsi anche dei vivi".  

Diverso il tenore del congedo al termine della commemorazione, con qualche fischio: "Sindaca però non aspetti il prossimo 19 luglio per ricordarsi di San Lorenzo. San Lorenzo non esiste solo il 19 luglio, noi viviamo qui tutti i giorni", ha gridato un ragazzo. "Puliteci il quartiere, le promesse vanno mantenute, non ti dimenticare", ha detto un altro residente, raccogliendo l'appello di un'anziana: "La monnezza, raccogliete la monnezza". Dello stesso tenore anche alcuni volantini affissi per San Lorenzo dalla mattina e poi rimossi, con su la scritta: "Non ci sono solo i morti, bisogna occuparsi anche dei vivi".  

Il discorso della sindaca Raggi

Durante la cerimonia la sindaca Raggi ha tenuto un discorso: "Siamo qui come ogni anno per ricordare quello che accadde il 19 luglio del 1943 quando gli alleati, volendo interrompere la linea ferrotramviaria dello scalo di San Lorenzo, bombardarono case, scuole e ospedali e fecero tanti morti, quelli che oggi potremmo chiamare 'danni collaterali'", ha detto Raggi intervenendo sul palco allestito per l'occasione nel parco. "Si tratta di tantissimi morti innocenti: uomini, donne, bambini, anziani. Li ricordiamo ogni anno e l'Italia ha provato a ricordare l'orrore della guerra con l'articolo 11 della Costituzione, che dice che 'L'Italia ripudia la guerra'. Questo - ha proseguito la sindaca - noi lo dobbiamo ricordare sempre, perche' la guerra esiste ancora nel resto del mondo e i danni collaterali li fa comunque. Avere la forza ogni volta di dire no, noi ripudiamo la guerra e' un modo per onorare le persone morte".

"Non vogliamo piu' che altre persone subiscano quello che è successo qui. Qui ci sono stati 11.000 feriti e piu' di 3.000 morti: San Lorenzo e' il quartiere che ha pagato il prezzo piu' alto, ma ce ne sono pero' altri di quartieri, come Nomentana, Casilina e tanti altri, che hanno pagato e non solo per i bombardamenti" e per questo, ha concluso Raggi, "invito tutti a curare la città e la memoria, a ricordare e a resistere ogni giorno, affinchè il seme della violenza non trovi terreno fertile nonostante, in Italia e in questa citta' anche, ci siano dei rigurgiti: ogni giorno dobbiamo dire no e attuare la resistenza".
 

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