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Scintille alla Camera sulle periferie: Raggi sotto attacco chiede 1,8 miliardi per Roma

La sindaca e parte della sua Giunta in Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie. Botta e risposta con i deputati Morassut, Miccoli, Piso e Rampelli

Sarà che sul tavolo della discussione sono stati posti tanti temi scottanti, non solo in senso figurato come la questione dei migranti ma anche 'reale' come gli incendi e i roghi tossici ormai all'ordine del giorno per i romani. Ma il clima della Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie presieduta da Andrea Causin, alla quale questa mattina ha preso parte la sindaca Virginia Raggi, insieme ad una corposa parte della sua Giunta, si è surriscaldato parecchio dando il via ad un'accesa polemica politica. "Tante chiacchiere, zero sostanza" il commento a caldo del deputato Pd ed ex assessore all'Urbanistica della Giunta Veltroni, Roberto Morassut. "Non siete venuti qui a fare melina" l'accusa di Fabio Rampelli capogruppo alla Camera di Fi-An che ha sollevato una reazione non poco piccata della prima cittadina: "Non siamo venuti qui a farci insultare, è inaccettabile". 

La seduta si è aperta con una lunga relazione della sindaca in merito "a quanto abbiamo fatto fin'ora". "Le periferie sono al centro delle nostre politiche" la premessa, con la puntualizzazione: "Abbiamo ereditato un far west nell'urbanistica e nei servizi". Raggi cita "l'iniziativa di studio" di 'RomaAscoltaRoma' che ha "permesso di parlare in tutti i municipi, soprattutto in periferia, delle fragilità sociali". Ha ricordato i cosiddetti 'Punti Roma Facile' dove "dei volontari insegnano alle persone a navigare in internet e quindi ad essere maggiormente connesse". Ha parlato dell'avvio del percorso 'Fabrica Roma' che "apre un dialogo con tutti gli attori romani" a partire dai sindacati. E ancora. La bonifica al complesso 'Ex Bastogi'; i bandi dedicati al "miglioramento del decoro urbano e del recupero degli spazi pubblici". L'Ex Gil a Ostia, i forti Boccea e Trionfale, il quartiere di Massimina. E ancora. La promessa di maggior sicurezza con "monitoraggi h24 nei campi rom con le telecamere", l'azione di indagine sui Piani di zona. 

Il clima cambia quando i deputati presenti, dai dem Marco Miccoli e Roberto Morassut a Fabio Rampelli (Fdi-An) e Vincenzo Piso, chiedono di poter incalzare con domande dirette e alcune considerazioni. Rifiuti, roghi tossici, Stadio della Roma, toponimi, accampamenti di fortuna, migranti, alti tassi di disoccupazione in alcuni quartieri, "desertificazione commerciale" delle periferie. Una montagna di problemi, molti dei quali irrisolti da tempo. 

Un vero e proprio muro di problemi di fronte al quale Raggi si è giocata la carta dei finanziamenti: “Abbiamo fatto un calcolo: per rimettere in moto Roma servirebbero 1,8 miliardi di euro extra che la città non può produrre. Siamo la Capitale, ce li date o no? Stiamo cercando amministrare al meglio quello che abbiamo. Se ci date i fondi noi facciamo tutti gli interventi necessari. Ricordo che partiamo da un debito di 13 miliardi". Vale per le strade: "Servirebbero 50 milioni di euro ogni anno solo per la manutenzione". Vale per le bonifiche dei cumuli di rifiuti che sorgono presso gli insediamenti abusivi: "Senza essere pagata Ama non ci va". La pulizia del verde: "Il Servizio Giardini ha 165 persone per 44 milioni di metri quadrati di verde. Come è possibile?". Sui migranti: "E' tema nazionale”. E ancora sui roghi tossici: "Purtroppo continuano nonostante l'attività sperimentale di monitoraggio. E' chiaro" ha sottolineato che il problema si risolve con il superamento dei campi rom". I centri commerciali? "Non possiamo opporci se sono previsti dal Piano regolatore. Serve una legge nazionale". 

La polemica politica si è trascinata ben fuori da Palazzo San Macuto ed è continuata mezzo stampa. Triplice l'attacco dell'ex assessore Morassut. Il piano industriale di Ama: "Come si fa a far salire la differenziata al 70% riducendo di due terzi gli investimenti?". Il Nuovo piano regolatore: "Vedo che lo citate ma non lo attuate". Lo Stadio della Roma: "Rispettate la legge che prevede un 'Contributo straordinario' per chi costruisce? (l’articolo 16 comma d ter del testo unico per l’edilizia dpr 380 del 2001 e successive modificazioni)". 

"Raggi con alcuni componenti della sua giunta è sostanzialmente venuta a rappresentarci le difficoltà di governo del Sindaco di Roma" le parole di Vincenzo Piso. "A latere di queste recriminazioni una serie di progetti con rarissimi riscontri sia di fatto che economici. Un piano rifiuti interessante in astratto ma tutto da verificare nella sua sostenibilità economica ed una serie di progetti sulla mobilità che sono ancora nella fase di cosiddetta fattibilità" le parole del deputato. 

Critiche anche dall'Assemblea capitolina: "Le risposte del sindaco di Roma al capogruppo alla Camera di Fdi-An Fabio Rampelli somigliano ad un'impervia arrampicata sugli specchi" scrive Fabrizio Ghera, capogruppo Fdi-An in Campidoglio. "Raggi chiede solo più soldi e più poteri ma nulla dice sui suoi progetti per il futuro di Roma" scrive su Twitter Orlando Corsetti, consigliere capitolino Pd. Infine il consigliere Antongiulio Pelonzi: "Nel corso della sua audizione dall'esposizione della sindaca Raggi si rileva che dell'anno della sua amministrazione alle periferie romane sono rimaste solo le promesse e qualche toppa nelle disastrate strade capitoline". 

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