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Raggi a cena a Centocelle: "Non vi abbandoniamo". E il Comune stanzia fondi per le piccole imprese della periferia

La sindaca, per solidarietà, in un ristorante del quartiere. Da oggi on line il bando per aiutare micro e piccole imprese ad aprire in zone considerate "disagiate" della città

A cena in uno dei ristoranti del quartiere, per lanciare un messaggio forte e chiaro a chi sta attentando alla sicurezza dei suoi abitanti. La sindaca Virginia Raggi ieri sera ha mangiato a Centocelle. Con lei un gruppo di esponenti M5s e il presidente del V municipio Giovanni Boccuzzi. Un pasto solidale, a pochi metri di distanza dall'ultimo incendio doloso che venerdì notte ha distrutto il Baraka Bistrot e prima ancora, in un'escalation che in zona non ha eguali, la Pecora Elettrica e la pinseria Cento55. Gli inquirenti indagano su più piste: dal racket del pizzo al movente politico nel caso della libreria di via delle Palme - dichiaratamente antifascista - dal piromane alla criminalità organizzata che ambisce al controllo del territorio.

"Noi vicini agli abitanti del quartiere"

"Non abbiamo paura di essere qui, siamo vicini agli abitanti del quartiere e pronti ad ascoltare le loro richieste" ha detto il consigliere capitolino M5s Carlo Maria Chiossi, presente insieme a Raggi e a un gruppo di eletti ieri sera in un locale di via degli Ulivi. Tra loro Enrico Stefàno, Eleonora Guadagno, Roberto Di Palma, e il minisindaco Giovanni Boccuzzi. L'avviso è chiaro e più volte ripetuto anche dalla prima cittadina: "Il Comune di Roma non abbandona i propri cittadini". Un gesto simbolico, come avvenne con il caffè al bancone del Roxy Bar di Romanina. Qui, era aprile 2018, il proprietario dell'attività e una ragazza disabile vennero aggrediti da esponenti del clan Casamonica. Fatti diversi ma con un amaro trait d'union: la sensazione di trovarsi in zone franche, dove le dinamiche criminali esercitano un potere più forte di tutto. Ed è a questo che oggi le istituzioni vogliono rispondere di petto. 

"Non mollate, vi siamo vicini" aveva detto ancora la sindaca nel pomeriggio di sabato, a poche ore dall'incendio che ha devastato il Baraka Bistrot. "Siamo impegnati a lavorare sull'illuminazione pubblica a supporto delle rete economico culturale che si è creata nel quartiere". I tecnici Acea hanno lavorato tutto il weekend sul quadrante. Con la speranza che le buone intenzioni non passino quando su Centocelle si spegneranno i riflettori. 

Il bando per le imprese di periferia

Intanto è da oggi on line un bando che stanzia fondi a sostegno di chi decide di investire su nuove attività in periferia. In Campidoglio ci si lavora da diverso tempo, indipendentemente da quanto accaduto in questi giorni a Roma est. Oggi però l'iniziativa sembra servire a rafforzare il messaggio di vicinanza, non solo a parole. Sul piatto 820mila euro per micro e piccole imprese che, partecipando a una gara pubblica, on line nelle prossime ore, potranno ottenere fino a 40mila euro. Condizioni: aprire in uno dei 64 quartieri/rioni indicati nel bando, tutti in periferia tranne Esquilino e Testaccio, e non fornire servizi legati tra gli altri alla vendita di alcol, al gioco d'azzardo, ai centri massaggi.

"Per le micro imprese fino a dieci dipendenti sarà consentita anche la fornitura di servizi, per le piccole imprese quindi fino a 50 dipendenti invece solo la produzione di beni, questo perché vorremmo agevolare la parte più artigianale, di produzione del made in Roma" spiega a RomaToday l'assessore al Commercio e Turismo Carlo Cafarotti. Che poi annuncia: "E' solo l'inizio, per il 2020 stiamo cercando di sbloccare 7 milioni di euro per proseguire ancora in questa direzione". 
 

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