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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rifiuti, corsa di Ama post sciopero per ripulire la città. Pressing sulla Regione per una nuova ordinanza

Alla giornata di mobilitazione del 25 ottobre hanno aderito, secondo dati forniti dall'azienda, il 37% dei dipendenti. Un numero più che sufficiente a mandare in tilt la raccolta

Scuole, ospedali, nidi, Asl e cliniche private. Qui gli operatori Ama, da 24 ore, stanno concentrando tutte le loro forze con giri di raccolta supplementari e turni di lavoro straordinari. Lo sciopero del 25 ottobre, come ampiamente atteso, ha rallentato la filiera. A macchia di leopardo, da nord a sud di Roma, i sacchetti stanno ancora a terra. Secondo i dati forniti da via Calderon de la Barca ha aderito allo sciopero il 37% dei dipendenti, un numero sufficiente a creare problemi, specie su un sistema che lavora già a singhiozzo. 

"Proseguono anche oggi, in accordo con l’Amministrazione di Roma Capitale, le attività di pulizia e raccolta dei rifiuti da parte di uomini e mezzi Ama su tutto il territorio cittadino" fa sapere l'azienda nella giornata di domenica. Attenzionati i luoghi sensibili e anche gli 11 cimiteri capitolini in vista del 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti. "La situazione viene monitorata costantemente su tutto il territorio da tecnici operativi" assicurano dalla municipalizzata. Nel frattempo però si lavora a più ampio raggio per scongiurare picchi emergenziali in prossimità di "ponti" e feste di Natale. 

Ama teme che gli sbocchi attuali negli impianti Tmb (Trattamento meccanico biologico) a disposizione, nonostante gli accordi recenti per il trasporto anche in Abruzzo e Marche di circa 5mila tonnellate al giorno, non siano sufficienti. Alla regione Lazio ha chiesto una proroga dell'ordinanza, quella servita a garantire fino allo scorso 14 ottobre i conferimenti dei rifiuti di Roma al massimo delle capacità di ogni singolo stabilimento presente sul territorio. Per il momento però, come confermato in occasione dell'ultimo tavolo tecnico che si è tenuto al ministero dell'Ambiente, dalla Pisana non ci sarebbe intenzione di bissare il dispositivo. 

"Gli sbocchi attivi sono sufficienti" hanno fatto sapere dall'assessorato all'Ambiente guidato dal dem Massimiliano Valeriani. I Tmb di Malagrotta sono infatti tornati quasi a pieno regime (ora accolgono mille tonnellate), e gli accordi con gli operatori privati sono di fatto ancora in essere. Ma da via Calderon de la Barca sono certi ci sia ancora margine per conferire rifiuti in più, quelli che si accumuleranno - è fisiologico - durante i periodi festivi da qui a fine anno. Anche perché nel frattempo c'è il Tmb di Rocca Cencia a funzionare a mezzo servizio. Sono infatti cominciati gli interventi di manutenzione straordinaria su una delle due linee di trattamento. Improrogabili date le condizioni di sofferenza dell'impianto che per settimane ha lavorato in sovrastress e h24. 

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