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Rifiuti, Tmb a mezzo servizio e raccolta a rischio. L'allarme di Bagatti: "Aumentare la differenziata"

Intanto entra in funzione in queste ore il tritovagliatore mobile di Ostia, che tratta tra le 130 e le 150 tonnellate di immondizia del litorale

E' un'allerta in piena regola quella lanciata dall'amministratore delegato di Ama Massimo Bagatti diretta ai responsabili di autorimesse, impianti, uffici di controllo operativo. Ora che gli impianti di Tmb di Malagrotta sono a mezzo servizio, con quello del Salario ancora fuori uso dall'incendio di dicembre, tocca premere sull'acceleratore della raccolta differenziata, così da diminuire almeno in parte le tonnellate di tal quale che faticano a trovare uno sbocco fuori Roma.

Le criticità in strada stanno già emergendo, a macchia di leopardo, per i quartieri della Capitale. E se è vero come è vero che le risorse, uomini e mezzi, sono sempre le stesse e poche, l'imperativo è spremerle comunque al massimo. Perché negli impianti del Colari, gestiti dal commissario Pier Luigi Palumbo, parte dal 31 maggio l'attività di manutenzione straordinaria annunciata. E ci sono 500 tonnellate al giorno che restano fuori dagli impianti, da ricollocare. 

In questo senso il messaggio di Bagatti è chiaro: prima di tutto potenziare e ottimizzare le risorse in campo. L'ordine di servizio, che RomaToday ha potuto visionare, è datato 24 maggio. "Ogni autorimessa si deve attenere strettamente senza mai superarle alle quantità giornaliere di rifiuto indifferenziato stabilite settimanalmente" scrive Bagatti. Non un grammo in più del previsto. Anzi, in parallelo si lavori per diminuire per quanto possibile i quantitativi. Quindi le staff tecnico dovrà monitorare e "assicurare adeguata fruibilità e decoro delle posizioni di raccolta stradali e regolarità e completamento delle raccolte porta a porta". Una sorta di cabina di regia dedicata per garantire la corretta separazione delle frazioni di rifiuti, e quindi la diminuzione di indifferenziata da portare fuori Roma. 

Senza contare chi dovrà garantire "il presidio del territorio al fine di assicurare la corretta differenziazione dei rifiuti al momento del conferimento da parte degli utenti". Multare anche se necessario. Sarebbe il compito dei 250 accertatori Ama tornati da poco operativi, con apposito patentino, ma che, come denunciano i lavoratori del gruppo Lila che ne hanno chiesto più volte il ritorno in strada, "ancora non si muovono"

Intanto, sul fronte (imprescindibile) dell'impiantistica, in queste ore sta entrando in azione il tritovagliatore mobile di Ostia, che accoglierà (come già accaduto in passato in casi di emergenza) circa 130 tonnellate al giorno di immondizia proveniente dal litorale. 

In parallelo il Tmb di Rocca Cencia sta lavorando al massimo delle forze, h24, ed è strapieno. Restano gli altri impianti analoghi del Lazio, che già accolgono le mille tonnellate che finivano nella struttura andata a fuoco in via Salaria, che su richiesta della Regione, hanno dato disponibilità ad allargare ulteriormente la maglia dei conferimenti. Sempre che aumentino in contemporanea anche gli sbocchi finali in discarica, a Colle Fagiolara, e nel termovalorizzatore di Acea. Ma ancora nessun accordo è stato siglato tra l'azienda di via Calderon de la Barca e gli operatori privati che gestiscono gli impianti regionali.

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