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Il finto porta a porta, la difesa di Multiservizi: "Nostro operato sempre trasparente e corretto"

Di seguito la nota stampa diffusa dalla società dopo la video inchiesta de le Iene e l'indagine avviata dalla Procura

"Roma Multiservizi Spa, indignata dalle notizie false diffuse e sorpresa del comunicato stampa diffuso da Ama Spa, rappresenta di aver sempre operato con la massima trasparenza e correttezza nell'esecuzione dell'appalto Ama Und ossia raccolta dei rifiuti delle Utenze non domestiche". Parole di Roma Multiservizi, la partecipata del Comune di Roma finita al centro di un'indagine della Procura a seguito di una video inchiesta de le Iene. Nel mirino presunti mancati giri di raccolta con operatori che beggiavano fuori dagli esercizi commerciali, senza portare via i sacchetti dell'immondizia. Dei seguito la nota stampa di difesa della società. 

"Il giornalismo d'inchiesta è un valore di ogni sistema democratico e in quanto tale va tutelato e incentivato. Nondimeno, in questo caso, non è stato fatto del giornalismo di inchiesta ma sono stati ripresi una serie di fatti e immagini slegati l'uno dall'altro e volutamente uniti insieme da una narrazione distorta che riteniamo preordinata soltanto a ledere il buon nome e la reputazione di Roma Multiservizi" prosegue il comunicato. La Società, in particolare, precisa che: "Le riprese si riferiscono, innanzitutto, al secondo giro notturno effettuato dagli operatori nel centro storico di Roma, un turno aggiuntivo richiesto da Ama proprio in tale fascia notturna per potenziare il servizio che già avviene in quelle stesse aree in orario diurno (O.d.S. 13 del 29 maggio 2019); il corrispettivo che Roma Multiservizi riceve da Ama non è legato al numero di 'badgiate' effettuate dagli operatori. La fatturazione avviene mensilmente a canone e non è direttamente correlata a quanto rilevato dai badge; il badge serve per tracciare il passaggio presso tutti i punti di ritiro previsti. Da qui anche l'invito agli operatori a registrare sempre e puntualmente il passaggio da parte dei coordinatori del servizio, anche in caso di assenza di rifiuto, così come previsto dai documenti di gara; non corrisponde al vero che gli operatori non raccolgono i rifiuti, i dati ufficiali di raccolta nei 10 mesi di servizio riportano dati importanti e certificati". 

"Considerato che tale modo di condurre inchieste rappresenta un fatto penalmente, civilmente e ancor prima deontologicamente rilevante", Roma Multiservizi "respingendo la ricostruzione dei fatti offerta dal programma, si riserva di tutelare le proprie ragioni nelle opportune sedi, anche giudiziarie, per restituire un quadro informativo aderente alla realtà nel rispetto della città e dei suoi dipendenti. In proposito, la Società dà conto di aver già sporto querela nei confronti della troupe che ha fatto irruzione negli uffici senza alcuna autorizzazione". Roma Multiservizi, concludendo, ribadisce che "conduce ogni attività aziendale nel pieno rispetto delle regole, pertanto eventuali comportamenti devianti da parte di singoli dipendenti, a qualsiasi livello, sarebbero non in linea con la politica aziendale e sarebbero oggetto, ove conosciuti, di dura reprimenda in tutte le sedi. Nel contempo, però, non possono essere accettate iniziative che mirano esclusivamente a diffamare e ledere la reputazione della società e delle migliaia di lavoratori che quotidianamente, in vari contesti, offrono un efficiente servizio alla collettività". 

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