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Sabato, 20 Aprile 2024
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Caos rifiuti a Monti, Alfonsi corre ai ripari: "Pronti a intervenire a supporto del territorio"

Il nuovo modello di raccolta, fatto partire dal I municipio insieme ad Ama, è stato avviato nel rione dieci giorni fa ma non sta dando i frutti sperati 

"È un buon progetto ma è arrivato in un momento di difficoltà per Ama". L'assessora ad Ambiente e Rifiuti Sabrina Alfonsi commenta a RomaToday il caos rifiuti nel rione Monti. I cittadini hanno denunciato al nostro giornale, con elocuenti testimonianze fotografiche, la presenza di immondizia accatastata per le strade nei pressi dei bidoncini che dovrebbero servire le utenze non domestiche (bar, ristoranti, negozianti) e che al momento vengono utilizzati anche dai residenti in assenza di alternative.

Un quadro peggiorato drasticamente da quando, una decina di giorni fa, nel rione è stato introdotto un nuovo modello di raccolta, sono stati tolti i 56 cassonetti presenti in via Cavour e sostituiti con tre isole ecologiche - delle piazzole di conferimento - in aggiunta alle sei già presenti, che però, evidentemente, non bastano a colmare la lacuna. 

"Stiamo dando tutto il nostro supporto al progetto, siamo stati in sopralluogo nel rione per cercare di capire di cosa c'è bisogno per farlo funzionare" prosegue l'assessora. Perché il progetto non è stato messo in piedi dall'assessorato, come ci è stato specificato dal Campidoglio, ma dal I municipio insieme ad Ama. E ora il Comune sta intervenendo per correre ai ripari. Servono più risorse umane per incrementare i passaggi delle utenze non domestiche, ma i processi di reingegnerizzazione della raccolta rifiuti in città sono legati alla nomina del nuovo direttore generale. Un nome ancora da scegliere e atteso con ogni probabilità non prima della seconda metà di aprile. 

Insomma, il progetto del municipio per Monti, con tutte le buone intenzioni del caso (aumentare la differenziata e migliorarne la qualità) non sembra essere partito nel momento migliore. Senza contare le difficoltà legate all'impiantistica con il sequestro della discarica di Albano dove Roma conferiva mille tonnellate quotidiane di indifferenziata. Un quadro pericolante che ha avuto ripercussioni sul decoro di diverse zone della città. Monti compresa, appunto. Ormai però il nuovo modello è partito e passi indietro non sono previsti. Si può solo intervenire per correggere il tiro.  


 

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