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Differenziata, guerra di numeri. L'altra verità di Ama: "C'è un aumento di due punti"

La replica dell'azienda dei rifiuti a Legambiente che in un report parlava di percentuale scesa, per la prima volta nella storia, tra il 2017 e il 2018

Più due punti percentuali tra gennaio e settembre 2019. Altro che calo, ribatte Ama, la quantità di raccolta differenziata degli ultimi otto mesi avrebbe raggiunto il 46% dal 44 rilevato a fine 2018. Una replica, numeri alla mano, al report diffuso ieri da Legambiente, Ecologia Urbana 2019, dove tra i tanti dati forniti c'è anche quello, impietoso, della differenziata romana. 

Secondo l'associazione ambientalista nel 2018, e per la prima volta nella storia, la percentuale di materiale correttamente separato sarebbe scesa dal 44,3 al 43,9. Un dato che l'azienda municipalizzata ha rispedito al mittente, con nuovi numeri (in realtà sommari e non definitivi perché parla di "preconsuntivo") relativi al periodo gennaio-settembre dell'anno corrente. Un più 2 per cento che, a onor del vero, lascia positivamente sorpresi. 

L'emergenza in strada tra maggio e agosto, con l'onda lunga di criticità protratte anche a settembre, aveva portato gli ex esponenti del Cda Ama a mettere le mani avanti. "Temiamo sia diminuita la differenziata" diceva l'ex ad Paolo Longoni due mesi fa, durante una seduta di commissione Trasparenza, poco prima di rassegnare le dimissioni insieme agli altri membri del Consiglio. Senza contare l'appalto per la raccolta delle utenze non domestiche, un flop che va avanti da un anno e che ha portato molti negozianti, tra giri saltati e attese eterne, a conferire nei secchioni ordinari. 

Talmente evidenti erano le difficoltà, e il fatto che la priorità tra maggio e luglio non fosse separare ma liberare le strade maleodoranti dai cumuli di immondizia, che la stessa sindaca ad agosto firmò un'ordinanza per obbligare i romani a usare sacchetti trasparenti al posto dei più classici neri. Un escamotage che avrebbe dovuto facilitare il lavoro dei netturbini e sensibilizzare i cittadini.

Eppure, stando ai numeri forniti oggi da Ama, la crisi estiva non avrebbe minimamente pesato. Anzi. Se è vero che nel 2018 la percentuale è scesa, secondo Legambiente, per Ama nel 2019 c'è stata una grande ripresa. Grande perché appena un punto percentuale, dal 43,1 del 2016 al 44 del 2018 (sempre dati Ama), è stato l'aumento in due anni. 
 

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