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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Pasticcio quote rosa, all'orizzonte un nuovo ricorso al Tar

Dopo l'annullamento della giunta e la nomina a vice sindaco di Sveva Belviso e di Rosella Sensi ad assessore alla Promozione dei grandi eventi e candidatura olimpica di Roma capitale, alcune consigliere annunciano un nuovo ricorso al Tribunale amministrativo

Dopo il caldo estivo abbattutosi sulla Capitale, la temperatura, a quanto pare, continua a rimanere alta, soprattutto al Campidoglio. Le consigliere comunali di Roma di Pd e Sel Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni e le consigliere di parità della Provincia di Roma e della Regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli, annunciano un nuovo ricorso al Tar. Dopo l'annullamento della giunta da parte del Tribunale amministrativo, quest'estate Alemanno aveva nominato Sveva Belviso vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e di promozione della salute, e Rosella Sensi assessore alla Promozione dei grandi eventi e candidatura olimpica di Roma capitale, per bilanciare lo squilibrio che c'era nella squadra comunale, composta quindi da due donne e nove uomini. Lo scorso luglio il Tar aveva annullato la giunta ritenendo difficile da ipotizzare "sul piano della ragionevolezza e della razionalità, che la presenza di un'unica donna, sebbene impegnata in un ruolo di rilievo" potesse garantire "un'adeguata attuazione dell'equilibrio di genere nella rappresentanza". Il tribunale inoltre sosteneva che "organi squilibrati nella rappresentanza di genere, oltre ad evidenziare un deficit di rappresentanza democratica, risultano anche potenzialmente carenti sul piano della funzionalità, perché sprovvisti dell'apporto collaborativo del genere non adeguatamente rappresentato".

L'aggiunta di una seconda donna tra gli assessori della giunta comunale di Roma Capitale per le consigliere però non significa rispettare le "quote rosa", dunque si sono nuovamente rivolte ai giudici amministrativi. In più, questa volta hanno intenzione di impugnare anche le nomine dirigenziali anche queste "non rispettose delle quote rosa". Adesso si aspetta che venga fissata l'udienza di discussione del nuovo ricorso redatto, così come il primo, dall'avvocato Gianluigi Pellegrino. "Un leggero disequilibrio può essere bilanciato dall'importanza degli incarichi - ha detto Pellegrino - ma non è questo il caso di Roma visto che all'assessore donna Sensi sono state date deleghe sostanzialmente inesistenti appositamente privandola di quelle ben più consistenti che aveva l'assessore uomo Cutrufo. Così facendo, si è manifestata una tetragona volontà di penalizzare il genere femminile visto che l'importante delega al turismo aveva un accorpamento con altri assessorati finché era assegnata a un uomo, ma non appena è arrivata la sostituzione con una donna, la delega è stata sottratta". Per quanto riguarda la nuova battaglia sulle nomine dirigenziali Pellegrino dice: "Stiamo anche impugnando le nomine dei nuovi dirigenti. Pur esistendo norme certe in materia, nel quadro di quello squilibrio già utilizzato nella nomina degli assessori, sono ancora in favore di uomini".

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