Casa, la Questura vieta il corteo dei movimenti: occupata Piramide Cestia
Negata l'autorizzazione per la manifestazione contro il Piano Casa indetta dai movimenti per domani con appuntamento alle 16.30 a Piramide: "Sulle impalcature tutta la notte"
Si alza la tensione in vista del corteo cittadino contro dei movimenti per il diritto all'abitare indetto per domani pomeriggio. Secondo quanto si apprende la Questura di Roma ha vietato lo svolgimento del corteo. Per protestare contro questa decisione una decina di attivisti è salita sull'impalcatura che circonda la Piramide Cestia, il luogo di appuntamento per la manifestazione di domani, decisa a rimanere a oltranza per tutta la notte. “A un mese dagli arresti di Luca Fagiano e Paolo Di Vetta vogliamo riportare la questione all'attenzione della gente” spiegano gli attivisti. Sul posto sono presenti le forze dell'ordine.
LA POLEMICA – Ecco quanto scrivono i movimenti in merito al divieto della Questura. “E' la ciliegina sulla torta. Viene dopo che con l'articolo 5 del decreto Lupi si negano i diritti fondamentali a chi si trova in occupazione o senza titolo in un appartamento. Viene dopo i plateali arresti di Luca e di Paolo, ancora costretti ai domiciliari, dopo le centinaia di famiglie sgomberate a suon di manganellate dalla Montagnola e da Torre Spaccata” si legge in una nota. “Alcune di queste famiglie sono da settimane accampate nella basilica di Santa Maria Maggiore senza che si trovino per loro soluzioni”. Continua il comunicato: “Tutto questo avviene mentre esiste una delibera regionale che, sulla carta prevede soluzione per le famiglie in emergenza abitativa attraverso il recupero di immobili sfitti. Tale delibera attende solo di essere attuata attraverso i necessari passaggi da parte di Comune e Regione.
LE RICHIESTE – E se la “liberazione immediata” di Luca e Paolo, due attivisti agli arresti domiciliari, è al centro della rivendicazione, tra le richieste c'è anche “la fine dei divieti”e la convocazione di “un tavolo interistituzionale a cui partecipino Comune, Regione, Prefettura e Movimenti che attui quanto previsto dalla delibera regionale sull'emergenza abitativa".
PECIOLA - Dichiara in una nota Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio: "La situazione dell'emergenza abitativa a Roma sta diventando sempre più preoccupante. Invitiamo il questore e il prefetto ad incontrare i promotori della manifestazione e a concedere l'autorizzazione allo svolgimento del corteo” si legge in una nota. “In questo momento di forte tensione sociale porre il divieto di manifestare è un segnale repressivo inaccettabile. Bisogna riscoprire gli strumenti del dialogo e della mediazione con i movimenti. E' per questo di fondamentale importanza convocare un tavolo interistituzionale che affronti in modo strutturale le questioni che riguardano l'emergenza abitativa ed in particolare l'applicazione dell'articolo 5 del decreto Lupi".