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Qualità della vita, Roma peggiora: la Capitale perde diciotto posizioni

I dati emersi dall'indagine di ItaliaOggi in collaborazione con l'Università La Sapienza. Il Pd attacca Raggi e la sua Giunta: "Non sono in grado di governare questa città"

Peggiora la qualità della vita a Roma. A rivelarlo un'indagine realizzata da ItaliaOggi in collaborazione con l'Università La Sapienza. In base alla ricerca, che fotografa modelli virtuosi, criticità e cambiamenti in atto nelle province e nelle principali aree del Paese, è Bolzano la provincia dove si vive meglio, seguita da Trento e Belluno. Podio identico a quello del 2017. 

Qualità della vita: Roma scivola all'85esimo posto

Netto balzo indietro invece per Roma che si assesta all'85esima posizione: ventidue più sotto rispetto all'anno precedente, appena tre sopra se si guarda al ranking 2016. Sono nove le dimensioni dell'analisi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita. 

Il 2018 è l'anno delle conferme, sia di alcune performance sia di alcune tendenze emerse nelle precedenti indagini: dallo sfumare del contrasto Nord-Sud in termini di buona qualità di vita legata al benessere economico, all'acuirsi del divario fra piccoli centri (in cui si vive meglio) e grandi centri urbani, in cui la vita è invece sempre un po' più difficoltosa.  

La percezione dei romani

Non un fulmine a ciel sereno per i romani ben coscienti delle criticità della propria città su più fronti: trasporti al collasso, sistema dei rifiuti inefficiente e l'ormai consolidato scarso appeal della Capitale sugli investitori. Nell'ottobre appena passato era stata un'indagine dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici a restituire un'immagine critica e statica della città: 5,3 il voto medio dato dai romani alla qualità della vita a Roma, solo undici su diciotto i servizi pubblici locali a risultare sufficienti o più che sufficienti nelle valutazioni dei cittadini. (QUI I DATI COMPLETI).

E se l'anno scorso la Sindaca esultava, parlando di "rilancio della città lungo l'asse del cambiamento" e di "inversione di rotta rispetto al passato", ora sono le opposizioni a commentare i dati emersi. 

I romani bocciano Roma a cinque stelle

Il Pd all'attacco: "Crollo Roma grazie a Raggi"

"Lo studio dell'Università La Sapienza fotografa, in maniera scientifica il crollo della Capitale nella qualità della vita. Una retrocessione di 18 posizioni tra le città d'Italia che conferma il drammatico stato in cui i romani devono vivere tutti i giorni" - ha scritto su Facebook il vice segretario del Pd Roma, Mariano Angelucci. "L'effetto Raggi e 5 Stelle è quindi certificato dal rapporto de La Sapienza che - aggiunge - vede migliorare la condizione di Milano".

"Il governo della città metropolitana così come della Capitale entrambe a guida Raggi e 5 Stelle, dopo 30 mesi hanno portato al totale declino. La cura Raggi viene bocciata in modo netto non solo da chi vede ogni giorno la cittaà piegarsi su se stessa, ma è dal confronto scioccante con altre grandi aree metropolitane a partire da Milano. Il Pd - ha scritto il senatore del Pd Bruno Astorre - deve fare un passo avanti ed essere sempre più l'alternativa capace di ridare un grande progetto alla Capitale del Paese".

"Grillini sono calamità"

"Ieri piazza del Campidoglio desolatamente vuota per una manifestazione a sostegno della Raggi che si è trasformata in un clamoroso flop. Oggi la retrocessione di Roma che sprofonda all'85° posto nella classifica sulla qualità della vita. Non ci sono più alibi è finito lo scaricabarile la responsabilità non è delle amministrazioni precedenti ma è tutta a carico del M5S e della sua giunta. I grillini in Campidoglio - ha scritto in una nota il capogruppo del Pd capitolino Anton Giulio Pelonzi - si dimostrano una vera calamità per Roma: degrado,immondizie incuria e tanto pressappochismo. L'indagine odierna conferma che Roma guidata dalla Raggi ha innestato una pericolosa retromarcia. Virginia Raggi e la sua giunta non sono in grado di dare un governo alla capitale d'Italia e continuano a collezionare solo sonore bocciature. I romani ormai consapevoli dell'incapacità di una compagine allo sbaraglio gli hanno voltato le spalle. L'accanimento terapeutico della Raggi su Roma è insopportabile. È ora - ha concluso - di staccare la spina". 
 

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