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Ponte di Nona: la trasformazione del Punto Verde qualità parte dai cittadini

I residenti continuano a rivendicare un diverso utilizzo del Punto Verde Qualità di Ponte di Nona. A partire dalla Sala Slot che si chiede venga trasformata in una delegazione del Municipio VI

Uno spazio autogestito dai residenti. Un’area verde manutenuta dal Servizio Giardini. I campi di calcetto sistemati dai richiedenti asilo dei centi accoglienza di zona. Ed una delibera che, su richiesta dei cittadini, è appena passata in Municipio VI. Sono tante le novità che riguardano Ponte di Nona, uno dei progetti più anomali nella discutibile stagione dei Punti Verde Qualità.

IL CENTRO POLIVALENTE - “C’era un bar abbandonato. Lo abbiamo preso noi – spiega Valter Aquilini dei disoccupati organizzati  –  lo abbiamo intitolato a Nino Moroni, un residente che si era dato da fare per recuperare questi spazi degradati. Ora è un centro polivalente, dove si svolgono lezioni d’italiano per stranieri, corsi di ballo. Ci vengono anche gli anziani del quartiere ed il sabato mattina abbiamo un osteopata che organizza un corso di danza dolce. Insomma, stiamo cercando di rilanciare questo spazio che per noi, a tutti gli effetti, deve essere un bene comune”. Intanto l'area verde si era trasformata una discarica, come si vede nelle foto di un residente, degradata dalla presenza di rifiuti e materassi, oltre che dalla ricrescita della vegetazione.

LA DELIBERA - L’impegno dei residenti nel denunciare le anomalie del Punto Verde Qualità non sono mai mancate. Ne ha preso atto anche la Giunta del Municipio VI che nel pomeriggio di mercoledì 10 ha votato una delibera con cui si da “mandato agli uffici di avviare e concludere con urgenza tutte le procedure necessarie a rendere pienamente fruibile il PVQ”: Contestualmente, nel documento passato in Giunta, si è anche riconsociuto il valore della proposta di rilancio che proviene dai cittadini.

LE RICHIESTE DEI RESIDENTI - “Noi vogliamo che diventi uno spazio utile, che i posti di lavori della palestre e della piscina siano preservati. Che a noi sia garantita la possibilità di portare avanti e sviluppare l’esperienza del Centro polivalente, visto che ne era previsto uno nella Convenzione firmata tra il Comune ed il Concessionario. Vorremmo poi che al posto dei 1300metri quadrati della sala slot ancora in funzione, sia aperto un distaccamento del Municipio per il servizio anagrafico. Sarebbe un presidio istituzionale ed un servizio importante  per tanti quartieri come Castelverde,  Ponte di Nona nuovo e vecchio, Colle del Sole, Finocchio”. C’è poi un’ultima richiesta. “Vogliamo che apra anche l’asilo nido, mai messo a disposizione del pubblico. Lo chiediamo da anni, perché qui ci sono centinaia di famiglie che ne avrebbero diritto” ricorda Aquilini. Nel complesso, si chiede di trasformare quello che ha rappresentato un business per pochi, in un bene per la collettività. Un Punto Verde Qualità a servizio del territorio. Insomma, un Bene Comune.
 

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