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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Votato il piano per la mobilità sostenibile: in arrivo la metro A2 e l'ecopass per entrare in centro

Salta la funivia, arriva uno sdoppiamento della metro A. Via libera alle ciclabili ed al prolungamento del filobus sulla Laurentina

Niente funivia tra Casalotti e Battistini. Al suo posto un corridoio percorso da una linea express su gomma. E poi, sempre nello stesso quadrante, arriverà la linea A2 della metropolitana, che proseguendo dopo Battistini con una fermata in via Bembo, finirà per sdoppiarsi con un troncone a servizio del quadrante sud ovest della città. Sono queste le novità più importanti che, in tema di mobilità sostenibile, il Campidoglio ha deciso di votare.

Il Piano urbano della mobilità sostenibile

Con 27 voti favorevoli, 8 astenuti e 6 contrari, l’aula Giulio Cesare ha dato il via libera alle modifiche del Piano urbano della mobilità sostenibile il cui impianto complessivo era stato realizzato durante la consiliatura di Virginia Raggi. Si tratta d' uno strumento di progettazione degli interventi che l'amministrazione intende realizzare nel breve, medio e lungo periodo per sviluppare la mobilità sostenibile: dalle ciclabili alle opere metropolitane e tranviarie. Un insieme di opere, da finanziare con fondi governativi, destinati a cambiare il modo di spostarsi all'interno della città.

Pochi cambiamenti

Trasformare in maniera radicale il Pums impostato dall'amministrazione grillina non era possibile. Come ha ricordato l’assessore Patanè, farlo avrebbe comportato la richiesta di una nuova Valutazione ambientale strategica, allungando l’iter necessario all’arrivo di fondi ed alla realizzazione di progetti molto attesi, come quelli delle tramvie. Un ritardo che avrebbe pesato non poco, soprattutto in chiave giubilare.Ciò non ha impedito, però, di inserire alcuni correttivi rispetto all'impianto programmatico originario. La modifica più importante che è stata introdotta riguarda il citato sdoppiamento della A2. L’attuale linea metropolitana, dopo il capolinea di Battistini, prosegue fino a Bembo per dividersi in due tronconi. Uno prosegue con le fermate Primavalle, Torrevecchia e Monte Mario. L’altro invece si dirige verso sud, verso Montespaccato e via dell’Acquafredda. 

Smontata la funivia Battistini Casalotti

Il progetto contribuisce a mettere in naftalina la funivia Battistini Casalotti che, si è premurato di sottolineare Patanè “non viene stralciata ed i fondi (109 mln) non sono andati persi”. Anche se poi, lo stesso assessore ha aggiunto che “Certamente è un'opera da noi non considerata prioritaria perché dentro la stessa convenzione ci sono altre 4 opere che invece riteniamo tali, tra cui la funivia Magliana che vogliamo realizzare”. In alternativa alla funivia cara alla Raggi, l’assessorato ha dichiarato di guardare con interesse “al progetto di Roma Metropolitane di 10 anni fa, con il people mover che in 6-7 minuti porta da Casalotti a Battistini, o una linea tranviaria su ferro. La spiegazione non ha comunque convinto i grillini che, proprio per l’accantonamento della funivia, ha spiegato la capogruppo Linda Meleo, hanno deciso di astenersi sulle modifiche introdotte al Pums.

Via libera all'ecopass in centro

Altri cambiamenti rispetto all’impianto originario hanno riguardato la realizzazione dell'intervento tranviario T13 Trastevere FS-Portuense-Corviale, che finisce per eliminare lo stesso percorso su gomma. L’amministrazione apre anche le porte ad una sorta di ecopass per contingentare, attraverso un meccanismo di bonus, l’accesso delle auto nel centro cittadino. Una misura contestata, non da oggi, soprattutto dall’opposizione di centrodestra, visto che Fratelli d’Italia l’ha definito un provvedimento “vessatorio, date le condizioni del sistema di trasporti cittadino”. Ma non sarà comunque un intervento immediato perché, come ha ricordato sempre l’assessore Patanè, “è uno scenario-  ha aggiunto l'assessore- che nel Pums ha durata decennale e non immediata” ma che diventa inevitabile perché “se ci sono le infrastrutture e tu decidi di inquinare con il mezzo privato” ha commentato “ è giusto che tu renda alla collettività quello che fai pagare in termini di costo sociale”. 

Filobus e stazione Divino Amore

Con il maxi emendamento votato in aula Giulio Cesare trovano spazio anche richieste arrivate dai municipi. E’ il caso, ad esempio, della stazione ferroviaria del Divino Amore, la cui realizzazione è attesa da molti anni nel quadrante meridionale della città. E sempre per restare nel municipio IX, è stata approvata anche l’ampliamento del corridoio della mobilità Laurentino. I filobus, che dopo un lungo stop per assenza di manutenzione stanno per tornare in strada, potranno così estendere il proprio percorso fino all'intersezione tra via Laurentina e la strada provinciale Torvaianica, ovvero al confine tra il Comune di Roma ed il Comune di Pomezia. 

I percorsi ciclopedonali

Le novità approvate dall’assemblea capitolina, con i voti della maggioranza, permettono anche l’introduzione di una serie di piste ciclabili e percorsi pedonali. Sono distribuiti in tutta la città. Nella zona sud est è infatti stata approvata la realizzazione dell’Asse degli Acquedotti, il percorso ciclopedonale che, passando nelle aree verdi che fanno parte del parco dell’Appia Antica, consente di collegare la periferia con il centro. Il maxi emendamento inserisce nel Piano della mobilità  anche l’anello ciclopedonale Colli Aniene, il progetto Decumano, la bike line Largo Spadolini. Prevede inoltre un ponticello ciclopedonale del fosso di Malafede, tra i municipi X e IX, un sentiero ciclopedonale sulla sponda sinistra del Tevere e nella zona da Castel Giubileo alla confluenza con l’Aniene ed a sud tra Mezzocammino ed Ostia. Resta invece in sospeso la questione legata al Grande raccordo anulare delle bici. Il Campidoglio ha preferito rimandare le valutezioni inerenti al suo passaggio, contestato anche dal municipio II, all'interno di Villa Ada.

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