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Quando la Capitale non sa fare un bando: Roma sporca, Ciampino pulisce

Ieri un incidente rilevato dalla polizia locale di Roma. A pulire la strada Ama che però non si è presentata. A "tappare la buca" romana ci ha pensato la ditta convenzionata con il Comune di Ciampino

Lunedì scorso, nel corso di una commissione, il comandante generale dei vigili Diego Porta era stato chiaro: "Abbiamo due grossi problemi. Uno è la mancanza della bonifica post incidente stradale, visto che Ama da mesi non interviene più". E ieri questo problema ha assunto contorni grotteschi. 

L'INCIDENTE - Siamo in via di Ciampino, territorio del comune di Roma, ai confini con la città aeroportuale. Accade un incidente [LEGGI QUI I DETTAGLI], un frontale. C'è un ferito grave. Sul posto la polizia locale di Roma e quella di Ciampino. Intervento di routine: strada chiusa, rilievi, misurazioni. Quindi la chiamata per pulire la strada. Tocca ai vigili di Roma e viene interpellata Ama. Passa del tempo e le squadre per la pulizia non arrivano. Risollecitata dalla centrale operativa, Ama informa che non interverrà. Sul posto, ormai da ore, vigili di Roma e di Ciampino. 

Cosa succede quindi? A pulire la strada ci pensa Ciampino. Come? Nella città aeroportuale la ditta convenzionata è Sicurezza e Ambiente, quella cacciata dal Comune di Roma. Le squadre di S&A arrivano in pochi minuti, puliscono la strada che viene riaperta. 

L'ATTACCO DEL SINDACATO - Il Supl Roma, sindacato di polizia locale, sul proprio blog si chiede: "Come è possibile accettare una situazione del genere. A Roma siamo davvero costretti ad elemosinare l’intervento da coloro i quali abbiamo in fretta e furia “cacciato dal tempio ?Roma ha sbagliato prima o ha sbagliato oggi?". Quindi con una battuta riporta a galla i due problemi: "Vi avvisiamo che noi la sporcizia per strada non possiamo nasconderla sotto al tappeto stradale: uscirebbe dalle buche!". 

Del problema abbiamo già scritto il 13 gennaio nel pezzo: L'Ama scrive a sindaca e vigili: "Non possiamo più pulire le strade in caso di incidente". 

L'Ama in sostanza dice no perché si tratta di un servizio non previsto nel contratto coperto dalla TaRi e per una mancanza di strutturazione, sia in termini di strumentazione che di risorse umane: queste le motivazioni per il no al servizio. Già sotto la gestione Fortini si era evidenziato l'approccio negativo verso questa funzione. In un'intervista l'allora presidente spiegava: "Noi non lo vogliamo proprio fare. Ama viene pagata dall'assicurazione di chi ha provocato l'incidente. Non posso tenere 15 impiegati ad occuparsi solo di questo". Paradossalmente però l'azienda potrebbe guadagnare espletando la pulizia post incidenti, senza aggravio di costi per il Comune. 

Infatti prima di Ama, il servizio era svolto da un'azienda a cui veniva data una concessione di servizi. In sostanza se c'era un incidente arrivavano i mezzi di Sicurezza e Ambiente, pulivano e poi mandavano il conto all'assicurazione dell'"auto in torto". Per Ama invece è solo un costo non essendo per ora strutturata per il "recupero crediti". Da qui tempo fa anche l'invito fatto all'azienda di nettezza urbana a bandire una gara per l'affidamento del servizio. Invito per ora rimasto lettera morta.

Si tratta di un bando che non prevede risorse da parte del Comune, ma nel quale si metterebbe solo a disposizione la concessione di un servizio a favore di un privato. Un bando a cui potrebbero partecipare in maniera trasparente più aziende e si sceglierebbe il migliore. Una cosa semplice, a costo zero ma che nella Capitale che non sa fare un bando diventa però complicatissima. E così quando vi chiederete "ma i vigili dove sono?", pensate anche a questo. 

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