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Pulizia post incidenti: Ama chiede una convenzione, l'amministrazione Raggi tace da mesi

Dal 29 dicembre Ama, in una lettera, non garantisce il servizio. Il Comandante Porta l'ha segnalato come uno dei problemi dei vigili. Ed ad un'interrogazione del PD l'amministrazione risponde lavandosene le mani e girando la questione ad Ama

"Quando la Capitale non sa fare un bando", titolavamo l'11 marzo scorso in un pezzo che raccontava di un incidente stradale in cui la pulizia fu fatta da un'azienda convenzionata con Ciampino. A Roma, ad oggi, nessuno è tenuto a pulire dopo un incidente stradale. Non c'è una convenzione, non c'è una gara che assegna il servizio e Ama dal 29 dicembre scorso ha messo nero su bianco la sua impossibilità ad intervenire.

Il risultato? Il servizio è affidato al "buon cuore" degli operatori di zona con la conseguenza che gli agenti sono costretti a piantonare detriti o a tenere chiuse le strade, sottraendosi ad altri servizi e creando inevitabili disagi ai cittadini romani. La prassi attuale è questa: se c'è un incidente i vigili chiamano, ma di fatto l'Ama dovrebbe dire "non è mia competenza". "In tanti", raccontano alcuni vigili urbani a RomaToday, "di fatto fanno così. Poi ci sono gli operatori più disponibili che arrivano e puliscono".

Il loro datore di lavoro però in teoria vieterebbe e quindi sarebbero addirittura sanzionabili. Già, il datore di lavoro. Stefano Bina, direttore generale di Ama, da mesi, con varie lettere, sollecita la stipula di una convenzione per questo servizio. Lo ha fatto, ad esempio, l'8 febbraio quando ha ribadito al comandante generale dei vigili urbani, Diego Porta, che "in assenza della stipula di una convenzione, Ama si vedrà costretta a sospendere il servizio". La convenzione però non può farla il comando di via della Consolazione, per mancanza di indicazione politica.

Da qui l'allarme del Comandante che in sede istituzionale, una commissione trasparenza, senza giri di parole ha detto: "Ultimamente abbiamo due grossi problemi, il "presidio" delle buche e la mancanza della bonifica post incidente stradale, visto che Ama da mesi non interviene più: abbiamo segnalato da tempo questo problema all'amministrazione, che quindi ne è al corrente. È una situazione-  concludeva Porta- che per ore intere immobilizza le nostre pattuglie, che già sono poche, su alcuni tratti di strada".  L'amministrazione quindi sa, conosce il problema, ma tace.

Il 10 marzo è ancora Ama a scrivere al Dipartimento Ambiente, rendendosi disponibile ad un incontro. A fine marzo ancora il dipartimento Ambiente, per mettere a tacere le varie richieste che giungevano ad Ama, tra cui anche quelle dei vigili, intimava di "non chiamare l'Ama per questi servizi che sono extra Ta.Ri.". Nella stessa lettera chiedeva e sollecitava l'amministrazione a far partire le gare. [LEGGI QUI IL NOSTRO ARTICOLO] . Cosa ha risposto l'amministrazione? Nulla.

Il 28 marzo la vicenda finisce in Campidoglio. Il consigliere Pd Marco Palumbo protocolla un'interrogazione in cui chiede conto all'amministrazione di quanto accaduto sull'Appia e denunciato da noi nell'articolo "Roma sporca, Ciampino pulisce" e chiede "quali iniziative inteda intraprendere l'amminsitrazione per garantire il servizio di intervento su sinistro stradale" e se è "attuabile la soluzione di un bando urgente". E l'amministrazione che fa? Oltre a rispondere un mese e mezzo dopo, e solo in forma scritta, affida la risposta ad Ama che altro non fa che ribadire che "il servizio non rientra nella Ta.Ri. e che è disponibile a stipulare una convenzione". 

Giulia Tempesta, consigliera dem di recente entrata in consiglio comunale commenta: "Ho sollecitato io al Presidente della Commissione Trasparenza Marco Palumbo questa interrogazione, ancora non ero ufficialmente rientrata in consiglio comunale e questo era un caso che meritava subito l'attenzione di Roma Capitale. Abbiamo scritto come PD una interrogazione urgente il 28 marzo, di cui abbiamo ricevuto una risposta scritta soltanto pochi giorni fa. Una risposta assolutamente insoddisfacente. Non vengono date risposte certe alle nostre domande, viene scaricato il problema su Ama senza alcuna attenzione da parte dell'Assessora Montanari e il punto non si risolve. Non è più semplice fare un bando e provare a trovare la soluzione?"

E sulla vicenda interviene il segretario romano del sindacato di polizia locale Sulpl Roma, Stefano Giannini: " Ama e Polizia Locale subiscono il rimpallo di giustificazioni tra apparato politico ed amministrativo che poi si traduce in disservizi ai cittadini. Ci chiediamo se a questo punto non convenga al Comune di Roma internalizzare questo servizio assumendo qualche operaio che provveda a pulire le strade dopo gli incidenti e fatturando poi l'intervento a chi ha "sporcato" la strada".

Il riferimento di Giannini è alla specificità del servizio che dovrebbe essere di fatto autorizzato, senza lo stanziamento di fondi pubblici, ad un'azienda. Autorizzazione che dovrebbe avvenire tramite bando o con una convenzione. L'azienda responsabile del servizio dovrebbe poi fatturare le pulizie dei singoli incidenti alle assicurazioni.

Prima di Ama, il servizio era svolto da un'azienda a cui veniva data una cosiddetta concessione di servizi. In sostanza se c'era un incidente arrivavano i mezzi di Sicurezza e Ambiente, pulivano e poi mandavano il conto all'assicurazione dell'"auto in torto". Per Ama invece è solo un costo non essendo per ora strutturata per il "recupero crediti". Da qui i ripetuti inviti dell'azienda di nettezza urbana a bandire una gara per l'affidamento del servizio. Invito per ora rimasto lettera morta.

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