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Periferie, ripartono i programmi di recupero urbano: sbloccati 110 milioni di euro

Da San Basilio a Ostia, nove municipi coinvolti, undici piani di intervento istituti nel '93 per risanare le periferie e in parte mai realizzati. Gli assessorati allo Sviluppo delle Periferie e Trasformazione Urbana presentano l'iter di riavvio

Una storia ventennale, con molti, troppi, stop, che oggi sembra tornare alla luce. Parliamo dei Programmi di Recupero Urbano (PRU) per risanare le periferie, quelli istituiti nel lontano 1993, legge 493: undici piani di intervento per altrettanti territori, 9 municipi in totale, pensati nell'ottica sinergica di investimenti pubblico - privato, rimasti impantanati in trafile economico-burocratiche senza fine. 

Interi quartieri ancora in attesa di servizi, strade, fognature, illuminazione, arredo urbano. E tanti, troppi, lavori rimasti sulla carta e ormai datati. Tempi e costi delle opere previste nel '93 infatti difficilmente possono valere oggi, in un quadro economico che verosimilmente sarà mutato e non di poco. 

Da qui la necessità di rimodulare gli aspetti tecnico-economici e ridefinire le priorità dei piani. Un attento lavoro di verifica dello stato di avanzamento dei singoli interventi portato avanti, con un tavolo tecnico partito a ottobre, dagli assessorati allo Sviluppo delle Periferie e alla Trasformazione Urbana, in collaborazione con Regione Lazio e Ater. 

Si riaprono i faldoni dunque, si prova a rimettere insieme i pezzi, a fare il punto, consapevoli di non poterci mettere alcuna medaglia, ma soddisfatti di poter quanto meno garantire la copertura finanziaria, con la riattivazione di 110 milioni di euro di co-finanziamento Regione-Comune a rischio revoca.   

"Grazie a un lavoro in sinergia con la Regione, con Ater e soprattutto con i Municipi coinvolti fin dal primo momento, siamo riusciti a salvare tutti i fondi relativi ai vari PRU - esordisce l'assessore Paolo Masini - domani (venerdì 13 febbraio, ndr) presenteremo una memoria di giunta che rimette in piedi tutti i pezzi e che sarà seguita da delibere dei vari municipi". Cosa sono i Pru? Lo vediamo nel dettaglio. 

COSA SONO I PRU - Fidene-Val Melaina, San Basilio, Tor Bella Monaca, Acilia Dragona, Laurentino, Corviale, Magliana, Valle Aurelia, Palmarola-Selva Candida, Primavalle, Torrevecchia, Labaro-Prima Porta. Undici piani di intervento con l'obiettivo di realizzare, anche tramite il coinvolgimento della cittadinanza, un insieme di interventi pubblici e privati volti al recupero e alla riqualificazione urbana. Parliamo di quartieri caratterizzati da una forte presenza di edilizia residenziale pubblica, di costruzioni abusive, di problemi di degrado ambientale, carenza di servizi e congestionamento del traffico veicolare. 

Già nel '93 i piani erano intesi come insieme sistematico di opere finalizzate alla realizzazione, alla manutenzione e all'ammodernamento delle urbanizzazioni primarie (strade, fognature, rete idrica, illuminazione, spazi verdi) con particolare attenzione ai problemi di accessibilità, e alla edificazione di completamento e di integrazione delle urbanizzazioni secondarie (scuole, asili nido, mercati rionali), e all'inserimento di elementi di arredo urbano, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e alla ristrutturazione edilizia. 

Ma, in diversi casi, difficoltà di ordine tecnico-economico hanno impedito l'attuazione degli strumenti urbanistici. Citiamo solo alcuni casi di opere attese e mai arrivate. La chiusura del collegamento Fidene - Villa Spada, il collegamento via Brandizi - via Casale di San Basilio, quello tra S.Biagio Platani e via Siculana a Tor Bella Monaca, il sottopasso Ostiense, i 'boulevard' sotto i ponti del Laurentino. 

"Ci aspettiamo di essere il più operativi possibili - spiega l'assessore Caudo - per il momento siamo riusciti a individuare quali interventi possono essere fatti. Certo non ci possiamo mettere troppe medaglie, parliamo di una vicenda che ha 21 anni. Ma il segnale lanciato dall'amministrazione è fondamentale anche nei confronti dell'imprenditoria locale che investe sul territorio". Si riparte quindi, o almeno ci si prova. 

L'ITER DI RIAVVIO - Terminato il tavolo tecnico partito a ottobre e verificato lo stato dell'arte, gli assessori Paolo Masini e Giovanni Caudo presenteranno domani, venerdì 13 febbraio, una memoria di giunta. I Municipi, di cui più volte è stato sottolineato dagli assessorati il ruolo centrale per la ripartenza dei piani, saranno invitati a indicare le priorità degli interventi tramite apposite delibere. Sarà poi dato mandato al Dipartimento Promozione Sviluppo e Riqualificazione delle Periferie e al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di procedere alla rimodulazione definitiva del quadro programmatico e allo svolgimento delle attività tecnico amministrative connesse. E intanto c'è chi già ha presentato le sue proposte. 

ESEMPIO PRU ACILIA DRAGONA - Il X Municipio ha già definito il percorso attraverso l'approvazione di una delibera di giunta. Quattro le opere strategiche indicate: scuola materna di via Amato, con finanziamento di 2,5 milioni di euro, sottopasso Ostiense via del Mare, per 6,3 milioni di euro, realizzazione del sovrappasso pedonale della nuova stazione Acilia Sud-Dragona e parcheggio per un totale di 5 milioni di euro. 

A breve dovrebbero arrivare le delibere di tutti e nove i parlamentini coinvolti. Un elenco di priorità per risanare i territori. "Un grande lavoro di squadra", per dirla con l'assessore Masini, nel segno del tanto auspicato decentramento amministrativo.

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