Cortei: il prefetto propone di ridefinire il protocollo del 2009
Il prefetto Pecoraro: "Dopo la sentenza del Tar l'unica soluzione resta quella del protocollo dei sindacati. Ce ne è già uno valido firmato nel 2009"
Si torna a parlare dei cortei nella capitale e a farlo è il prefetto Pecoraro che, dopo l'annullamento delle ordinanze del Campidoglio da parte del Tar, individua nel protocollo firmato coi sindacati la giusta soluzione per ordinare manifestazioni e cortei.
A suo parere "non c'è stato un numero eccessivo di cortei da parte delle organizzazioni sindacali. Ma delle piccole associazioni. Se anche gli altri sindacati sono d'accordo sul definirlo meglio e renderlo più incisivo, per me non ci sono problemi. Dopo la sentenza del Tar l'unica soluzione resta quella del protocollo dei sindacati. Ce ne è già uno valido firmato nel 2009”.
CGIL - “La sentenza del Tar riconsegna piena validità al protocollo che ci eravamo dati, dando ragione alle motivazioni che abbiamo sempre sostenuto. Oggi lo ha confermato il prefetto. Si ravveda anche il sindaco". Lo afferma il segretario generale della Cgil Roma e Lazio Claudio Di Berardino. "Il protocollo del 2009 già conteneva tutti gli elementi di equilibrio tra libertà di manifestare e libertà di movimento e di vita per la città - prosegue Di Berardino -. Le istituzioni pubbliche, a partire dal sindaco, al posto di inventare forzature sulla valità della Carta Costituzionale, si impegnassero ad applicare il protocollo già esistente a dare un sbocco alla grave crisi occupazionale del territorio".