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Emergenza incendi: Raggi lascia la protezione civile di Roma senza direttore

La realizzazione di un Regolamento della Protezione civile capitolina, è il primo passo verso un auspicato "cambio di rotta". Tra le priorità la richiesta di un nuovo direttore e di fondi straordinari. Un appello alla Sindaca: "Si ricordi anche di noi"

Rimborsi che arrivano col contagocce. Un direttore ad interim da dicembre. Una Sindaca poco incline ai complimenti ed una stagione da record per la quantità di incendi scoppiati. E’ questa la cornice entro cui s'iscrive il lavoro delle associazioni di Protezione civile capitoline. Un frame complicato, sviscerato nel corso della Commissione Ambiente convocata da Daniele Diaco il 14 Luglio.

Le istanze più impellenti

Al termine dell'incontro che ha visto la partecipazione di vari coordinamenti regionali, il capogruppo di Forza Italia Davide Bordoni ha tirato le somme. Facendo proprie le istanze dei volontari presenti, Bordoni ha rimarcato la necessità della “nomina di un nuovo direttore e di fondi straordinari, quali azioni improrogabili da mettere in atto immediatamente”.

I ritardi nei rimborsi

“La media quest’anno è di cinquanta sessanta incendi al giorno", spiega Cristiano Bartolomei, presidente regionale della Prociv Italia (una delle sigle della protezione civile nazionale). "Noi anticipiamo i fondi che servono per riparare i mezzi ma anche per mettere il gasolio. Poi ad aprile del 2018 riceviamo i rimborsi. E' chiaro che, a lungo andare, questa situazione diventa insostenibile”. Sono tante le questioni sul piatto, i temi dai quali bisogna ripartire. L’aspetto legato ai rimborsi è infatti soltanto uno di questi.

Si deve cambiare passo e strategia

Da dicembre abbiamo un direttore ad interim, Diego della Porta, che è anche il Comandante della Polizia locale. E’ inevitabile che dedichi la gran parte delle proprie energie a seguire quest’ultimo incarico. Invece la Protezione civile ha bisogno di una persona che possa dedicarvisi a tempo pieno, perché si tratta di gestire il lavoro di tanti coordinamenti e quindi di molte squadre di volontari a Roma. E’ necessario che vi sia un capo che prende decisioni tempestivamente - rimarca Bartolomei – si deve cambiare passo e strategia. Tra le Capitali europee Roma è quella che ha il più grande polmone verde, eppure non c’è un solo mezzo di proprietà del Comune che sia messo a disposizione della Protezione Civile”.

Protezione Civile: i volontari in azione

Il futuro nuovo regolamento

Qualche novità, in attesa dell’auspicabile cambio di strategia, è stata promessa. “Stiamo lavorando a un regolamento della Protezione civile di Roma Capitale, che a oggi non esiste e non è possibile in una città come la nostra – ha dichiarato a margine dell'incontro svoltosi venerdì Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale   –  il nostro obiettivo è quello di avere una sede della Protezione civile, anche piccola, in ogni Municipio, almeno uno sportello o un presidio. C'è già una bozza di regolamento della commissione Ambiente che vogliamo sottoporre alla stessa Protezione civile capitolina e alle associazioni". Aspetto non secondario.

La Sindaca e la Protezione civile

"Il nostro auspicio è che il futuro regolamento – osserva Bartolomei – venga realizzato confrontandosi con la Protezione civile". Confronto che per ora non sembra in cima alle priorità di Virginia Raggi. "Con la Sindaca non siamo mai riusciti ad incontrarci – sottolinea il presidente regionale della Prociv Italia – eppure è lei il nostro capo . Dispiace quindi vedere che, quando ringrazia  i Vigili del fuoco per il grande contributo svolto, non rivolga mai un pensiero anche ai volontari della Protezione Civile".
 

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