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Raggi lascia sola la Protezione civile: oltre al Direttore mancano i soldi

Mentre le aree verdi della Capitale vivono momenti drammatici, i volontari della Protezione Civile continuano a lavorare al fianco dei Vigili del Fuoco. Lo fanno con scarsissime risorse, come sottolineato da un dettagliato resoconto del direttore ad interim

Risorse col contagocce. Un paradosso quello che sta vivendo la Protezione civile della Capitale. E’ difficile domare gli incendi, quando si hanno i rubinetti chiusi. Ma è questa la situazione in cui si trova ad operare la Protezione civile del Campidoglio. I volontari delle varie squadre, impegnati da giorni a spegnere le fiamme, non si tirano indietro. Ma lo fanno con una quantità di risorse che, a conti fatti, si rivela del tutto insufficiente.

La relazione del direttore ad interim

Il quadro in cui versa la Protezione civile era già stato tratteggiato dal suo direttore ad interim, il Comandante della polizia locale Diego Porta. Ad interim perché, da dicembre, la Protezione civile è anche priva di una guida in grado di svolgere esclusivamente quel compito. In una commissione bilancio e ambiente svoltasi il 9 giugno, il Comandante ha snocciolato una serie di numeri impressionanti. “In un documento che consegno ai commissari – si legge in una nota del PD Capitolino – si evidenziavano forti carenze operative e di gestione della protezione civile capitolina. Nel dettaglio Porta spiegava: ‘"90 mila euro è la cifra che occorre per la manutenzione dei mezzi contro i 3.000 messi a disposizione". Calcolatrice alla mano 87.000 euro in meno.

Le risorse insufficienti

I fondi sono davvero lesinati col contagocce. Nella relazione ad esempio si evince che “ammonta a soli  277 euro la cifra stanziata per il materiale informatico a fronte di un fabbisogno di 6.800 euro per l'acquisto di hardware e licenze software, importanti soprattutto per l'ufficio cartografia” ricordano i consiglieri democratici.   Nella relazione si legge inoltre che "servirebbero poi 10 mila euro per gli pneumatici dei mezzi della Protezione civile, 40 mila euro per la manutenzione degli automezzi e delle macchine operatrici, e altri 20 mila per quella di macchinari e attrezzature. Voci per cui ad oggi ci sono solo 3.000 euro. Servirebbero poi 10 mila euro per gli pneumatici dei mezzi della Protezione civile, 40 mila euro per la manutenzione degli automezzi e delle macchine operatrici, e altri 20 mila per quella di macchinari e attrezzature. Voci per cui ad oggi ci sono solo 3.000 euro”.

Le nomine ed il futuro direttore

Numeri che, con la forza delle nude cifre, esprimono le difficoltà con cui devono convivere i volontari della Protezione civile. “Spese indispensabili – conclude la relazione Porta - per garantire livelli di sicurezza alla popolazione, ruolo fondamentale della struttura”. A questo si deve aggiungere l’assenza di un direttore in grado di intervenire tempestivamente, di gestire anche le emergenze come quelle che si stanno vivendo negli ultimi giorni. “Mentre i roghi si moltiplicano ogni giorno e Roma brucia sotto le fiamme di un sindaco e di una giunta assente – polemizza il capogruppo di FdI Fabrizio Ghera - la Raggi fa sapere di aver ‘individuato una persona che dovrebbe prossimamente prendere servizio’ a capo della Protezione civile”. Eppure, conclude il consigliere di Fratelli d’Italia “Il tempismo dei grillini quando c’è da piazzare attivisti e militanti ai vertici delle aziende municipalizzate è a dir poco imbattibile”.
 

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