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Dimensionamento scuole, Filisio-Filardi: "Continuano proteste contro il Piano"

il consigliere provinciale Pd Alberto Filisio e la capogruppo del Pd al Consiglio del Municipio XVIII Gianna Filardi, fanno sapere che continuano le prosteste nel Municipio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"Continuano le proteste di studenti, genitori, insegnanti e degli esponenti del centrosinistra in Municipio XVIII contro il piano di dimensionamento scolastico che coinvolgerebbe gli istituti Sisto IV e Maria Capozzi. Gia' sabato, circa 50 famiglie hanno manifestato al Parco del Pineto contro la decisione irrazionale di smembrare classi, trasferire insegnanti e interrompere percorsi didattici fruttuosi. Oggi la protesta, con centinaia di manifestanti, si è spostata nella sede del Consiglio del Municipio 18 per chiedere una presa di posizione netta ad una maggioranza che si limita a stare a guardare mentre la Regione calpesta ogni accordo preso durante il tavolo interistituzionale". Così in una nota il consigliere provinciale Pd Alberto Filisio e la capogruppo del Pd al Consiglio municipale Gianna Filardi, presenti al presidio.

"Il 26 gennaio - spiegano - la Commissione Scuola della Regione Lazio ha infatti disatteso il parere della Provincia, degli Osservatori scolastici provinciale e regionale e ha modificato lo schema di delibera del 16 gennaio già approvato. La vecchia proposta di dimensionamento da parte del Comune ripristinata dalla Regione è infatti inutile e irragionevole. Inutile perché il ministero ha previsto il taglio di 97 direzioni scolastiche mentre la Regione ne vuole eliminare 136, ben 39 in più di quelle fissate dal ministero; irragionevole perché a fronte di un'esperienza di successo e ben radicata nel territorio, si perseguono risultati incerti. Ancora una volta, come già successo per la sanità - sottolineano gli esponenti del PD - la Regione Lazio si dimostra incapace di mettere in campo una politica efficace che vada incontro alle attese dei territori e difenda la scuola pubblica, senza guardare esclusivamente ai piccoli interessi di bottega della maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta Polverini. Se nonostante le richieste civili di studenti, insegnanti e genitori la Regione non vorra' modificare le proprie decisioni - annunciano - la protesta del Pd e delle famiglie si spostera' sotto la sede della Giunta regionale".

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