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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Nomentano / Piazzale di Porta Pia

Proteste al Ministero dei Lavori Pubblici: in catene contro gli sfratti

Attivisti dell'Associazione Inquilini Assegnatari (AS.I.A./USB) e dei Blocchi Precari Metropolitani si sono incatenati al ministero dei Lavori Pubblici e Infrastrutture a Porta Pia per chiedere una moratoria degli sfratti

Un gruppo di attivisti dell’Associazione Inquilini Assegnatari (AS.I.A./USB) e dei Blocchi Precari Metropolitani si sono incatenati al ministero dei Lavori Pubblici e Infrastrutture a Porta Pia per chiedere una moratoria degli sfratti per morosità e per finita locazione, il blocco dell’aumento degli affitti e del pagamento degli interessi nei mutui per chi va in sofferenza nei canoni e nelle rate. Lo rende noto un comunicato dell'Usb.

I manifestanti chiedono anche un blocco delle "dismissioni speculative portate avanti dagli Entri previdenziali privatizzati, dai Fondi immobiliari, pensione e da quelli assicurativi" e sollecitano una risposta alla lettera che nei giorni scorsi l'Asia ha inviato al ministro Passera, al ministro Fornero e al presidente del Consiglio Monti per chiedere la convocazione di un tavolo interministeriale tramite il quale mettere a punto strategie d’intervento pubblico a tutela del diritto alla casa.

“Solo con nuove risorse e uno stimolo governativo - afferma Angelo Fascetti esponente dell’Asia - gli enti locali e gli ex Iacp possono svolgere la funzione che loro compete, verso politiche abitative popolari e sociali da troppo tempo assenti. Tra dismissioni, morosità e insolvenze sono oramai diverse centinaia di migliaia i nuclei familiari che rischiano di perdere l’abitazione in cui vivono - continua Fascetti - a questi vanno aggiunti coloro che una casa proprio non se la possono permettere o rischiano di perderla, per colpa di affitti esorbitanti, mutui inaccessibili e accesso al credito impossibile”.

Secondo l'Usb, “anni di scarsa attenzione verso una politica di pubblico investimento nel settore dell’alloggio hanno condotto un numero enorme di persone in una precarietà abitativa straordinaria” e “con i bonus casa e le tutele per le categorie protette si era messa una toppa che oggi si sta strappando”, con gli aiuti all'affitto “diminuiti se non cancellati” e “nessuna reiterazione del blocco degli sfratti per i nuclei con figli minori, ultrasessantacinquenni e portatori di disabilità”.

“Questo governo si è preoccupato di reinserire la gabella sulla prima casa cambiandogli nome da ICI a IMU, ma si è dimenticato di chi va difeso nel suo diritto primario: quello alla casa”, conclude la nota del sindacato.

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