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Sindaci di Lazio e Abruzzo contro il caro-pedaggi su A24 e A25

Dal 1° luglio rincari del 34%, un esborso ulteriore che per i pendolari potrebbe arrivare a 800 euro l'anno

Continua la protesta di sindaci e amministratori laziali e abruzzesi contro il rincaro dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 che collegano le due regioni. Un impennata dei costi, pari al 34%, è prevista a partire dal 1° luglio. 

Da quattro anni una folta rappresntanza bipartisan proveniente da Lazio e Abruzzo chiede al Governo di tornare sui suoi passi per evitare una pressione economica insostenibile sulle tasche dei pendolari che quotidianamente si spostano lungo le due importantissime arterie autostradali. Cento sindaci e 51 parlamentari, dal Pd a Fratelli d'Italia, si sono uniti in un comitato e aspettano di incontrare il presidente del Consiglio Mario Draghi per un confronto sul tema. 

Oggi, sabato 23 aprile, la protesta ha avuto luogo dalle 10 alle 12 davanti ai caselli di Castel Madama, Vicovaro-Mandela, Carsoli, Magliano dei Marsi, Celano-Aielli, Pescina, Cocullo, Sulmona-Pratola Peligna, Colledara-San Gabriele, Tornimparte e Valle del Salto. 

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“La battaglia per fermare i prezzi della A24/A25 ha visto i primi cittadini attivarsi da mesi - ha dichiarato la consigliera regionale del Lazio Eleonora Mattia (Pd) - con un’importante mobilitazione importante lo scorso febbraio. Continuiamo al loro fianco in una battaglia che riguarda, tramite la mobilità interregionale, la quotidianità di migliaia di uomini e donne che non devono pagare nella quotidianità questa scelta inaccettabile”.

“Fratelli d’Italia chiede nuovamente che l’inadempiente ministro Giovannini venga in aula a spiegare perché non sta facendo il suo lavoro - il commento del capogruppo del partito di Giorgia Meloni alla Camera, Francesco Lollobrigida - e per dare una risposta chiara agli amministratori locali di Lazio e Abruzzo, che chiedono di fermare il caro pedaggi e di mettere in sicurezza le A24 e A25. Oggi eravamo presenti presso i caselli autostradali della Strada dei Parchi e con puntuali atti parlamentari, tra i quali la richiesta di una informativa urgente da calendarizzare a Montecitorio, sostenendo i sindaci che si battono per questo risultato e per un sistema di trasporti di qualità". 

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